OSSIGENO – Roma, 28 marzo 2013 – La Federazione Nazionale della Stampa Italiana e l’Associazione Siciliana della Stampa hanno espresso soddisfazione per la proposta della Commissione parlamentare Antimafia di estendere ai giornalisti pubblicisti il diritto di ricorrere al segreto professionale per tutelare le loro fonti confidenziali. In coda: i casi trattati da Ossigeno che confermano quanto sia attuale il problema.“La proposta che la Commissione parlamentare antimafia ha voluto inserire nella sua relazione conclusiva – sottolineano in una nota – accoglie pienamente le richieste avanzate in questo senso dalla Federazione nazionale e dell’Associazione siciliana della stampa”.
“Questo principio, previsto dalla legge istitutiva dell’Ordine, insieme con una serie di interventi mirati a prevedere adeguate tutele normative contro le querele temerarie a scopo intimidatorio e all’attivazione di tutti gli strumenti idonei a tutelare soprattutto i giornalisti più esposti, che esercitano la loro attività nelle zone di mafia – prosegue la nota – era stato posto all’attenzione dei commissari nelle audizioni alle quali avevano partecipato i rappresentati del sindacato nazionale e siciliano. La decisione dei commissari di accogliere queste segnalazioni e inserirle nella relazione finale soddisfa pienamente le richieste del sindacato impegnato come sempre nella tutela dei giornalisti “di frontiera” esposti ad attentati ed intimidazioni come nel caso del pubblicista siciliano Leonardo Orlando, vittima di un attentato due giorni addietro e al quale va la solidarietà della Federazione e dell’Associazione siciliana”.
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