CAPUA – Di seguito il comunicato stampa del Movimento No Gas sul corteo di questa mattina a Capua:
Le comunità campane in lotta contro le politiche di speculazione e devastazione ambientale sono confluite stamane a Capua nella giornata di lotta contro il gassificatore, per continuare quel processo che già aveva iniziato a prender forma nella dimensione provinciale alla Reggia di Carditello lo scorso 31 ottobre. Intendiamo quell’azione ricompositiva che vede tutti i “NO” ai mille attacchi al territorio e alla salute, divenire un unico “NOI” di mobilitazione popolare forte ed inarrestabile che non vuole sentir ragioni di fronte alle palesi manovre politico/affaristiche che conducono soltanto al proliferare, in tutta la regione, di discariche “legali” e non, ecomostri e impianti di trattamento rifiuti urbani ed industriali di dubbia utilità.
Versole 9,30 di stamattina il presidio ha preso vita a piazza dei Giudici, nel cuore della città di Capua e proprio sotto il palazzo municipale del sindaco Antropoli (ricordiamolo, uno dei maggiori sponsor del gassificatore) e dopo una lunga e partecipata assemblea circa 300 persone sono confluite in corteo sotto la sede dell’ASL, nonostante il tentativo da parte delle forze dell’ordine di bloccare i manifestanti.
Qui il movimento No Gas ha lasciato lo striscione “C’avit luat’ a salut’. Vogliamo un no dell’Asl al gassificatore a partire dai terreni” poiché in questo momento, a qualche giorno dal bando di gara per la realizzazione dell’impianto, ruolo fondamentale viene giocato dall’ASL1 di Napoli, proprietaria del sito dove dovrebbe essere edificato l’ecomostro. Non è possibile che un ente preposto al monitoraggio e alla tutela della salute della popolazione possa essere complice della nascita di un impianto inutile, deleterio e dannoso come un bruciatore di rifiuti.
È per questo che il movimento No Gas ha lasciato la piazza con la promessa di essere presente a Caserta mercoledì 10 Aprile, giornata in cui, presso la sede della provincia, ci sarà una riunione per dirimere definitivamente la vergognosa controversia sulla proprietà del terreno (che si è scoperto essere dell’ASL solo a seguito di una interpellanza parlamentare, smentendo il sindaco Antropoli che ne rivendicava il possesso in capo al Comune). Alla riunione, rigorosamente a porte chiuse per tenere lontani i cittadini e la democrazia, saranno presenti tutti gli attori istituzionali della vicenda, ovvero il sindaco di Capua Antropoli, il presidente della Provincia Zinzi, il commissario ad acta per il gassificatore Di Natale ed il dirigente dell’ASL1 di Napoli Esposito. Persino i famosi ‘garanti’ saranno tenuti fuori dalle stanze decisionali.
I No Gas saranno pronti ancora una volta a ribadire che solo le comunità hanno la facoltà di poter decidere della propria sorte e che i rifiuti non possono essere più fonte per un’accumulazione di capitale per tutte quelle compagini imprenditoriali e camorristiche che si sono ben radicate all’interno dei palazzi del potere campano dettando la linea ad una politica parassitaria ed autoreferenziale.
Alcuni parlamentari, come la senatrice a 5 Stelle Vilma Moronese presente all’iniziativa di stamattina, ed i sindaci dei comuni limitrofi a Capua si sono schierati a favore del movimento e, come promesso già qualche mese fa nella seconda edizione di Fest-A-mbiente in un tavolo tecnico di confronto tra primi cittadini e movimento, hanno ribadito di mettere a disposizione dei No Gas risorse economiche e tecniche per supportare la lotta all’ecomostro.
Il movimento No Gas ha dimostrato ancora una volta sensibilità e solidarietà a tutti coloro che si trovano investiti dall’incessante imperversare della crisi in Terra di Lavoro, ovvero i lavoratori della Irisbus, della CLP, della DSM e dell’OMASUD (per citarne alcuni), poiché non ci sono confini di lotta: tutti coloro che s’impegnano nel loro agire quotidiano per la difesa di una vita dignitosa, sia contro lo sfruttamento dei beni comuni che sui posti di lavoro, sono uniti nell’unico grande NO alla crisi e alle politiche d’austerity.
Non un passo indietro, fermare il gassificatore si deve, si può!
Movimento NoGas