VITULAZIO – Il rinvio a giudizio del responsabile dell’Ufficio tecnico comunale di Vitulazio, Lidia Callone, e dell’imprenditore Sepe, nell’ambito dell’inchiesta sull’intubamento di un Rio Maltempo, per favorire la costruzione di un centro commerciale, genera le prime reazioni. L’architetto Romeo Campana scrive al nostro direttore per dei chiarimenti:
Egregio Direttore De Stavola,
mi presento: sono l’architetto Campana Romeo, marito del responsabile Settore Urbanistico Edilizio del comune di Vitulazio, architetto Callone Lidia, persona menzionata nell’articolo di cronaca pubblicato sul Suo portale – Caleno24ore – in data 11/05/2013, dal titolo “ Intubamento del Rio Maltempo per Centro Commerciale, rinviati a giudizio Lidia Callone e l’imprenditore Sepe”.
Prima di indicare le ragioni che sottendono la presente è opportuno sgombrare il campo da facili equivoci e critiche cui andrei incontro qualora mi adoperassi in una “difesa d’ufficio“ di mia moglie, esprimendo valutazioni in merito alla questione giudiziaria in atto, peggio ancora sull’operato dei giudici; lungi da me un tale intendimento!
In merito al giudizio in atto si resta fiduciosi nell’operato della magistratura, certi che alla fine la “VERITA’”, troverà modo d’emergere e chiarirà i retroscena sottesi a questa vicenda a dir poco paradossale.
Giunti a questo punto Lei si starà domandando: allora, di che cosa vuole discutere l’architetto Campana? Le rispondo: semplicemente della questione che attiene alla portata normativo-giuridica dell’articolo 142, 1° comma , lettera c) ( Aree tutelate per legge) del Decreto Legislativo n. 42/2004 ( Codice dei beni Culturali e del Paesaggio) assunto a “mantra” dagli ambientalisti locali, convinti che esso trovi applicazione nei riguardi di quel rigagnolo stagionale denominato sulle più svariate cartografie come “Fosso del maltempo “ e dai Nostri ambientalisti ritenuto, in un crescendo parossistico, prima Rio, poi Torrente ed infine Fiume e, c’è da credere che qualcuno già pensa a trasformarlo in Lago. Sulla questione già ebbi modo di soffermarmi con una nota inviata al direttore Di Lettera e pubblicata sul portale “Vitlazio24Ore”, in data 25.11.2009, dal titolo: “ Rio Maltempo”: l’architetto Romeo Campana risponde a Di Lillo del movimento “Uniti per Vitulazio”. In detta nota oltre a smontare l’assunto che il “Fosso del Maltempo” non rientrava e né rientra nell’ambito di tutela dell’art. 142, comma 1°, lettera c) del D. Lgs.vo n°42/2004, (ex art. 1, Legge 8 agosto 1985, meglio nota come Galasso), concludevo dicendo: “Questi sono i fatti e molto ancora si potrebbe dire a riguardo e sfido chiunque in un pubblico dibattito a dimostrare il contrario”. Tale invito venne reiterato in una successiva lettera, pubblicata sempre sul citato portale, in data 27.05.2011, dal titolo “Querelle sul “Rio Maltempo” e centro commerciale …. L’architetto Romeo Campana ritorna sull’argomento “ e come il precedente non fu mai raccolto dagli zelanti ambientalisti.
Ebbene, quell’invito rivolto al movimento “ Uniti per Vitulazio “ ed all’ex consigliere Criscione Antonio, ambientalisti della domenica, non venne accolto da parte dei solerti ecologisti e, pertanto, mi trovo costretto, ancora una volta, a riproporlo chiamando in causa, questa volta, anche “Legambiente Campania” ed il “Forum di Associazioni Ambientaliste”. Le sarei grato se Lei si facesse carico di promuovere tale incontro, e di metterne in rete la video registrazione. Certo che la presente sarà pubblicata sul suo portale unitamente alle precedenti comunicazioni rinvenibili nell’archivio del ex portale Vitulazio24Ore, colgo l’occasione per porgere distinti saluti.
Pastorano, lì 15 maggio 2013
Architetto Campana Romeo