VITULAZIO – Domenica di festa amara per l’Amministrazione comunale per il pesantissimo manifesto della sezione vitulatina del Partito Democratico. A seguito della condanna in primo grado per Antonio Scialdone, per moltissimi il fautore numero uno dell’attuale Amministrazione Cuccari, e per il Consigliere Comunale in carica Alessandro Parillo, il Pd chiede infatti le dimissioni non solo per quest’ultimo, che ricopre una carica istituzionale, ma anche dell’intera amministrazione, proprio per il fatto che Scialdone è ritenuta la pedina più importante per quest’amministrazione comunale. È come negli scacchi: la partita finisce quando il Re si arrende, ma una volta che la Regina viene mangiata, la partita è automaticamente persa. In questo caso, il Re è Cuccari e la Regina è Scialdone. Caduto Scialdone, caduto Cuccari?
Nel manifesto tra l’altro le parole sono pochissime: il tutto è spiegato bene con la fotografia della sentenza di condanna dei due suddetti vitulatini. Risalta per ora l’assoluta non curanza con cui è passata la notizia. Sembra normale avere un amministratore condannato e sembra normale che ci sia, tra le motivazioni che hanno portato alla sentenza, un giro di promesse di soldi e lavoro in cambio di voti. Tra l’altro tutto ciò accade proprio in un periodo in cui tutti sono, a volte giustamente, indignati nei confronti dei politici e degli amministratori. Tutti truffatori si dice. Tutti ladri.
Ebbene oggi abbiamo la certezza che un nostro amministratore, Parillo, e un uomo premiato dalla nostra amministrazione, Antonio Scialdone, la cui sorella è stata la più votata alle scorse elezioni comunali, hanno commesso il reato di falsa denuncia. Hanno denunciato due persone di tentata estorsione, quando invece erano loro ad aver commesso un reato.
E allora, visto che l’Amministrazione fino ad ora ha fatto orecchie da mercante, almeno i vitulatini faranno sentire ora la loro voce? E quale sarà ora l’atteggiamento dell’Amministrazione? Staremo a vedere, se anche stavolta sarà come se nulla fosse successo o invece traballerà pesantemente il palazzo comunale.
Gianni Criscione
Il manifesto: “Il Consigliere Comunale Alessandro Parillo ed Antonio Scialdone sono stati condannati in primo grado per aver presentato una falsa denuncia a carico di due persone, le quali hanno di chiarato di aver ricevuto offerte di soldi e lavoro in cambio di qualche voto.
NOI NON VOGLIAMO IN CONSIGLIO COMUNALE PERSONE CONDANNATE
NOI PRETENDIAMO LE DIMISSIONI DI QUESTA AMMINISTRAZIONE”
Clicca su questo link per vedere il manifesto: DIMISSIONI