Assemblea aperta della Rete Calena Beni Comuni: i cittadini manifestano contro la centrale a biomasse

Assemblea aperta della Rete Calena Beni Comuni: i cittadini manifestano contro la centrale a biomasse

CALVI R. – Grande consenso per la prima ASSEMBLEA APERTA che si è svolta, nella giornata del  10 giugno, nella villa comunale di Calvi Risorta. Ad organizzare l’evento i ragazzi della Rete Calena Beni Comuni. Il fine dell’assemblea è stato quello di sensibilizzare i cittadini a costruire “insieme” un Comitato Popolare di opposizione alla realizzazione della Centrale a Biomasse sul territorio dell’Agro Caleno. Sono intervenuti un cospicuo numero di persone, politici, tra cui il sindaco di Pignataro Maggiore, Raimondo Cuccaro, medici, membri di Associazioni, giornalisti e gente comune, tutti uniti per ribadire il loro dissenso all’inutilità e all’incompatibilità di una centrale, che altro non è che un inceneritore di rifiuti. Il territorio ad economia prevalentemente agricola, dove sussiste una vasta area archeologica per anni soggetta all’incuria e al degrado, un territorio dove ergono maestosi altri due colossi, la Calenia Energia di Sparanise e la Biopower di Pignataro Maggiore, oggi oggetto di ulteriore scempio. La notizia, trapelata via web e tramite testate giornalistiche, ha gettato tutti nello sconforto. E mentre i Sindaci di alcuni comuni limitrofi non hanno avuto remore  a manifestare in difesa del territorio, altri, e soprattutto il più interessato, non hanno reso noto alcuna posizione. Perché questa mancanza di trasparenza? Non sarebbe più giusto, nei confronti dei cittadini, palesare apertamente le proprie idee a proposito? Che male c’è nel dire “io sono d’accordo” oppure “sono solo ipotesi”? L’indifferenza e l’omertà possono essere intese come sinonimo di malafede.  E’ vero che non esiste alcuna documentazione certa, sono solo “voci di popolo”, ma l’acquisto dei terreni nell’area ex-Pozzi, la richiesta di demolizione di ruderi industriali in detta zona e la presenza della Iavazzi srl sul territorio caleno, società che si interessa dello smaltimento dei rifiuti,  fanno temere il peggio. La pericolosità dell’ecomostro non è assolutamente accertata, ma comunque permane il dubbio sui rischi che i fumi e le polveri hanno sulla salute e sul territorio. Ci si auspica che nelle assemblee e nelle manifestazioni a seguire ci sia maggiore partecipazione e coinvolgimento. Si deve abbattere il muro di omertà che è terreno fertile per i dominatori, e si deve avere il coraggio di manifestare la propria opinione senza delegare ad altri la soluzione del problema.

Luciana Antinolfi

 

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