Lettera aperta di Antonella Izzo alla Pro Loco: Non si promuove un territorio quando questo è malato

Lettera aperta di Antonella Izzo alla Pro Loco: Non si promuove un territorio quando questo è malato

 

CAMIGLIANO – Vi proponiamo la lettera aperta di Antonella Izzo alla Pro Loco di Camigliano:

Lettera aperta alla Pro Loco di Camigliano

e a qualsiasi altra Associazione che, pur rimanendo invisibile e rispettabile, utilizza strutture e risorse comunali per scandire la politica “socio-culturale” e arricchire i programmi istituzionali con tombolate, sagre, sfilate e lotterie.

…… E li chiamano eventi.

Pro- Testa!

Cara presidente,

cari soci,

cari cittadini,

quest’anno ho deciso di non rinnovare la tessera per motivi fin troppo evidenti. L’autonomia, la non appartenenza e la libertà di pensiero  sono le colonne della mia personalità. Non ho mai sottoscritto e firmato statuti e progetti dettati o preconfezionati. Mi sono sempre preoccupata di informarmi, informare, scrivere e, quindi, pubblicare ogni proposta culturale ed artistica fatta agli enti pubblici e privati. Ogni progetto redatto, in prima persona o in équipe, dalla sottoscritta è stato sempre presentato e rappresentato pubblicamente.

L’amore che sento per  questo territorio ed il rispetto che nutro per le mie idee mi fanno accumulare e canalizzare  energia, per cui cresce dentro di me il bisogno di partecipare spontaneamente alla vita pubblica, rappresentando me stessa e la mia voglia di cambiamento.

La promozione del territorio, tanto decantata dalla Pro Loco, non è  vendere pasta e fagioli, pizza figliata o salsiccia e friarielli, esporre collane, ceramiche, merletti  e cesti di vimini, con  qualche pulcinella che suona  la tammorra ed anima il centro storico. NO!!!!…

La promozione del territorio è una cosa seria. Il territorio si promuove respirando aria pulita, mangiando poco e sano, presentando idee nuove per  vivere, convivere, condividere e sostenere progetti di crescita culturale, artistica e sociale, promuovendo percorsi formativi ed educativi senza scadenze, aprendo porte e portoni “mentali”, accarezzando i valori della civiltà contadina, respingendo le imposizioni, confrontandosi sempre pubblicamente, con o senza tavole rotonde.

PRO LOCO non significa curare il giardino di casa e trascurare l’aria inquinata che si respira dentro e fuori i confini,  non significa diffondere odori e sapori con un pizzico di saperi per invitare a mangiare, a consumare e ad ingrassare, ma ….

quandotutto è inquinato e devastato, per dimenticare si fanno feste e sagre!

 

Io, che lavoro sempre per non dimenticare, voglio ricordare alla Pro Loco che a pochi metri da “casa nostra” c’è:

– l’ESOGEST un impianto di stoccaggio di rifiuti tossici e nocivi (Pastorano)

– una centrale a biomasse per fortuna inattiva (Pignataro)

– una centrale elettrica (Sparanise)

Nel piano regionale dei rifiuti sono previste sul nostro territorio installazioni di

– una centrale  Biogas (Capua)

– una centrale a Biomasse (Calvi Risorta)

Non si promuove un territorio quando questo è malato.

Si protesta!!!!!

Si promuovono manifestazioni ed azioni di lotta per la bonifica.

Si rifiutano incentivi e ristori che cancellano la storia archeologica di un sito.

Si rigettano progetti che inquinano la struttura paesaggistica.

Si urla il dissenso alle scelte scellerate della politica.

Si denunciano gli abusi e i compromessi.

Si dice NO alla camorra.

Non è facile, lo so! La sfida contro l’indifferenza, l’ignoranza e  la rassegnazione,  è dura, lunga e faticosa. Piace a pochi… quei pochi che ragionano con la propria testa e che hanno nel cuore la PASSIONE . “ Chi capisce patisce”.

Per usare un proverbio della tradizione che conosco bene, perché figlia di contadini e figlia di una terra

-che racconta storie, canta il lavoro, culla i suoi figli, danza la vita e suona a ritmo di tarantella,

-che ha scritto e scrive la storia del sud con le voci dei nonni, riprese e rielaborate da chi ha scelto di divulgare in tutto il mondo le forme della cultura popolare con l’ausilio di strumenti, voci, musicisti ed artisti, incidendo, pubblicando e presentando Cd, Dvd, libri.

Ma questa è un’altra storia!

Incompatibile con gli obiettivi e i programmi dettati dallo statuto della PRO LOCO?

Ascoltare, leggere, cantare e raccontare non è di moda?!

La politica del fare senza pensare è la formula vincente.

CONVIENE!

-conviene nascondersi nella massa e magari indossare abiti dai colori sbiaditi e poco appariscenti;

-conviene ascoltare messe e pregare, confessarsi e comunicarsi, sperando nella resurrezione dell’aldilà,

-conviene appartenere alla maggioranza, avere una famiglia e realizzare, piuttosto che sognare,

-conviene iscriversi alla PRO LOCO per stare tranquilli e fare volontariato quando sei chiamato, o quando vuoi chiamare gli altri ad assumersi la responsabilità di socio e cucinare, arrostire, allestire tavolini e mostre, e lavorare……. anche in settori lontani dalle proprie competenze,

-conviene dimenticare per vivere meglio e sorridere di più.

CONVIENE!

È pericoloso esporsi quando si parla di violenza sulle donne, di libertà sessuale, di follia, di guerra, di illegalità, di inquinamento, di ingiustizia, di razzismo.

Tematiche interessanti per un grande sogno da realizzare: museo o biblioteca?

Le storie, le idee, i progetti e gli obiettivi sono così diversi che si contrappongono anche nell’interpretazione di un testo o di un gesto.

Ma le diversità sono sempre una ricchezza. Aiutano a capire e quindi a scegliere da che parte stare.

Io sto dalla parte della PRO-TESTA.

 

20 giugno 2013                                                                                    Antonella Izzo

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