GRAZZANISE – Da dove si comincia, dr. Vito Gravante? “Da 50 anni di guasti, di decadenza e degrado, di irresponsabilità e d’incompetenza, di gruppi familiari e feudatari, di partiti politici e di associazioni, di scioglimenti per infiltrazione camorristica, tra rivalità e odi, inimicizie e contrapposizioni”. -Basta solamente la presenza di volti nuovi che esprimano discontinuità rispetto al passato, per non inciampare negli stessi rischi dell’ultimo mezzo secolo? E’ il caso, insomma, di offrire una nuova opportunità ai cittadini con un ricambio generazionale della politica locale per favorire l’ascesa di neofiti (e neofite, soprattutto) che siano anche competenti? “Non bastano da soli. C’è bisogno di idee innovative e di lungimiranti progetti. Per esempio: stesura di una macro-pianificazione o pianificazione di area vasta”. -Oggi rappresenta ancora una leva per lo sviluppo oppure le pare vincolo di stagnazione essere al centro del Campo Territoriale Complesso n° 1 del Piano Territoriale Regionale? “Se l’aeroporto civile di Grazzanise – osserva Gravante, candidato a sindaco – non rientra più nelle priorità degli scali strategici nazionali, il nostro territorio deve cambiare identità e vocazione. V’è, inoltre,da concretizzare il Piano di recupero del centro storico che deve ritornare, infatti, cuore vitale di aggregazione per lo svolgimento delle principali attività artigianali e commerciali, con ristrutturazione delle numerose abitazioni cadenti o pericolanti. Né sembra più rinviabile una profonda revisione della pianta organica comunale, con snellimento della macchina amministrativa e velocizzazione delle pratiche, severe valutazioni dei responsabili di Area, innovazione digitale”. -Come si presentano adesso realmente, dottore, le condizioni economiche del Comune? Ci sono conti in rosso? “Il nostro municipio non è in bancarotta. Abbiamo letto molte volte, in articoli di stampa, dell’imminente precipizio nel baratro del dissesto finanziario incombente sul Comune di Grazzanise; oppure che per realizzare piccole opere di ordinaria manutenzione non c’erano soldi”. -Scappatoie politiche per aggirare gli ostacoli o sterile opposizione alla maggioranza amministrativa? “Qualunque ragione vi sia a monte, oggi possiamo affermare che Grazzanise non è fra i diciotto Comuni della Campania che hanno dichiarato dissesto finanziario e la maggior parte di essi sono in provincia di Caserta”. Il nostro Comune non è strutturalmente deficitario. Ha rispettato il ‘patto di stabilità’ interno anche se con enormi sacrifici e rigide posizioni della Giunta. Ha ridotto le spese per il personale. Non ha prodotto debiti fuori bilancio ed ha rispettato i parametri imposti dalla normativa. Questa condizione ha permesso alla Commissione prefettizia, prima, e alla Commissione straordinaria, dopo, di assumere altro personale e nuovi dirigenti”. -Tempo di voto o tempo di preparazione? I candidati a sindaco. -Grazzanise sarà matura per andare ad eleggere la nuova fascia tricolore fra 18 mesi? “Lo scioglimento del civico consesso per infiltrazione camorristica avvenuto dopo le dimissioni dei consiglieri comunali nel maggio 2012 ha dilatato i tempi del voto che potrebbero slittare di ulteriori 6 mesi, come accaduto ieri per Castel Volturno, Casapesenna e Casal di Principe; oppure si potrebbe votare l’anno prossimo in casi accoglimento del ricorso presentato al Tar Lazio con n°4938/2013 della Giunta comunale uscente -e difesa dall’avv. Salvatore Piccolo- avverso il Ministero dell’Interno ed altri. Il momento attuale vuole una candidatura a sindaco i cui parametri essenziali siano competenza, professionalità, innovazione e legalità. Il popolo ha già capito ed è orientato in tal senso”.
Raffaele Raimondo