CALVI R. – Ecco la nota del Consigliere comunale Giovanni Marrocco che interviene sui lavori di ripristino di alcuni siti dell’Antica Cales:
Apprendiamo con soddisfazione l’iniziativa che in questi giorni si svolge nell’area archeologica dell’antica Cales, riguardante nello specifico il ripristino di alcuni siti. Trattasi di un progetto dell’archeologia sociale a cui partecipa una delegazione spagnola coadiuvata da validi elementi della nostra comunità.
Iniziativa supportata da tutto il personale della Sovrintendenza per i Beni Culturali di Calvi Risorta, il quale, con impegno costante e caparbietà di intenti, ha conseguito importanti risultati. Difatti si è riusciti, nel corso degli ultimi anni, a riportare alla luce parte di quel patrimonio archeologico che ci è stato tramandato.
Anche noi come Associazioni, Demetra e ArcheoCales, possiamo vantare qualche privilegio. Accollandoci l’onere del diserbo e del ripristino, ultimamente, ci siamo resi promotori di una serie di iniziative di successo presso il teatro romano (solo per citarne alcune): visite guidate da esperti, in date prestabilite, per appassionati di archeologia, per gli studenti delle scuole che ne hanno fatto richiesta, per semplici visitatori desiderosi di conoscenza; concorso fotografico con cui il monumento è stato inserito nei circuiti culturali e turistici nazionali ed internazionali di “Mille e una….Archeologia” e “Wiki Loves Monuments”; adesione al Progetto “Caccia ai Tesori di Terra di Lavoro”, indetto dalla Camera di Commercio di Caserta…
Ci preme sottolineare che il nostro interesse per l’Antica Cales non è legato ad un fugace momento di gloria da utilizzare per “secondi fini”, ma risiede nella consapevolezza dell’importanza del rapporto di continuità tra passato e futuro per promuovere lo sviluppo del territorio. Attraverso la valorizzazione integrata del patrimonio archeologico e delle testimonianze culturali vogliamo contribuire a ridare dignità ad una terra da troppi anni dimenticata e martoriata.
E’ proprio in virtù del nostro “credo” e dell’amore che ci lega a questa parte fondante del nostro paese, noi ci auguriamo una fattiva crescita culturale dello stesso, tremendamente appiattito nel corso degli anni, con l’auspicio che iniziative di tale spessore segnino l’inizio di un proficuo, e non effimero, ripristino dell’intera area.