PIGNATARO M. – I ritardi accumulati per l’ampliamento del cimitero comunale, dopo le proteste dei cittadini e la campagna mediatica delle opposizioni, provoca ulteriori spiacevoli conseguenze. Il Comune, che attribuisce le responsabilità delle lungaggini alla Stazione unica appaltante, ha fatto recapitare una lettera di protesta in Prefettura, nella quale l’ente di Palazzo Scorpio lamenta una colpevole lentezza nell’espletamento della pratica relativa all’iter di realizzazione dei nuovi loculi. Nella nota inviata dall’ufficio del portavoce in via Municipio, che vi proponiamo di seguito, il sindaco e la Giunta preannunciano una possibile uscita dalla Sua:
L’Amministrazione di Pignataro Maggiore, in forte controtendenza, sta pensando seriamente di uscire dal novero dei Comuni che lavorano in seno alla SUA, la stazione unica appaltante per i lavori pubblici. Il blocco dei lavori al Cimitero, dal 5 luglio, è causato proprio dai ritardi clamorosi di questo ufficio provinciale, come si evince dal ritardo di consegna dei documenti della stessa SUA. L’Ente comunale pignatarese, a maggio scorso, ha preso possesso dei terreni espropriati, per poi pubblicare la determina a contrarre – preliminare all’affidamento dei lavori – in tempi rapidissimi: giugno 2013. Il 5 luglio scorso, lo stesso assessore ai lavori pubblici, Cesare Cuccaro, ha consegnato alla SUA tutto l’incartamento riguardante l’ampliamento del cimitero di Pignataro Maggiore, per il quale i cittadini hanno già versato gli anticipi. “Poi nulla più, solo la lungaggine degli uffici SUA che ha fatto arenare tutto il nostro lavoro – ha commentato l’assessore Cuccaro – tutto ciò che avevamo fatto in tempi brevissimi, è stato bloccato dalla lentezza della Stazione Unica Appaltante che, al momento, non ha ancora trattato l’istruzione della pratica del nostro cimitero”.
Si tratterebbe di un’azione di forte denuncia, già annunciata da un documento durissimo, datato 16 settembre, nel quale il sindaco Raimondo Cuccaro e l’assessore ai lavori pubblici sollecitano la stazione unica appaltante a osservare le prescrizioni della convenzione e, quindi, a rispettare i tempi di analisi della pratica riguardante il Camposanto di Pignataro Maggiore. Ma i numeri della SUA sono davvero singolari: su circa 300 pratiche in ingresso dallo scorso inverno, ne sono state istruite poco più di 15. Il sito internet della stazione unica appaltante non sembra smentire questa tendenza alla lentezza.
“La Sua è in ritardo di 50 giorni per la scadenza dei termini – ha proseguito Cesare Cuccaro – in piena violazione dell’articolo 4, comma 3 della convenzione tra Comune e SUA; come abbiamo scritto nella nostra lettera di sollecito, vorremmo che la stazione unica appaltante avesse anche una funzione acceleratoria, oltre ad avere capacità di garanzia nelle procedure per evitare infiltrazioni malavitose”. Sui ritardi della SUA, l’assessore Cuccaro conclude in maniera categoria. “Ecco il motivo di questo rallentamento: dal 5 luglio la pratica è ferma alla stazione unica appaltante – ha detto il titolare della delega ai lavori pubblici – nessuna responsabilità, come si evince dalle carte, è dell’Amministrazione che ha agito in tempi rapidi e netti. A meno che ora non ci si inventi l’ennesima allucinazione locale, dicendo che la SUA è controllata dal sindaco Cuccaro. Visto lo scenario, siamo pronti anche a questo delirio”.