Vi inoltriamo il comunicato stampa del rag. Baldassarre Borrelli, dell’Unione Coltivatori Italiani:
Bonus assunzione di giovani under 30 anni disoccupati e senza diploma, previsto nel decreto occupazione, ancora in attesa di partire per una circolare Inps in fase di pubblicazione. Si attende la nota con cui stabilire la partenza degli incentivi all’assunzione di giovani under 30 anni, previsto dal recente decreto occupazione.
Il decreto legge n. 76 del2013 haprevisto un bonus per il datore di lavoro che assume a tempo indeterminato giovani di età compresa tra i 18 e i 29 anni, privi di impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi o senza un diploma di scuola media superiore o professionale, a patto che tale assunzioni determini un incremento occupazionale netto. Il bonus assunzione equivale a un terzo della retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziali per un periodo di 18 mesi (12 se si trasforma un contratto già esistente in un indeterminato) e con un tetto di 650 euro mensili. Per fruire dell’incentivo in questione però occorre un provvedimento di riprogrammazione delle risorse del Piano azione coesione e di un’apposita circolare Inps, con tutte le istruzioni.
Con una nota il ministero del Lavoro ha comunicato che il bonus assunzione verrebbe riconosciuto per quelle effettuate tra il 7 agosto 2013, data di emanazione del decreto di riprogrammazione delle risorse del Piano azione coesione, e il 30 giugno 2015. Ancora però il bonus non può partire e non può essere riconosciuto se prima l’Inps non pubblica la circolare esplicativa che ancora si attende con ansia, anche se sulla buona riuscita del bonus previsto dal decreto occupazione ai fini della lotta alla disoccupazione, specie quella giovanile, si nutrono forti dubbi, se prima non si interviene, come detto più volte negli ultimi giorni su una riduzione del costo del lavoro, quindi sul famigerato cuneo fiscale.
Allo studio in merito ci sarebbe la definizione di un nuovo contratto di reinserimento che incentivi l’assunzione di disoccupati, nonché un nuovo contratto di apprendistato e un testo unico del lavoro più snello. Il contratto di reinserimento in sostanza sarebbe quello con cui un datore di lavoro assume un lavoratore con contratto a tempo indeterminato o a tempo determinato per oltre 12 mesi, e stipuli un contratto di reinserimento con un secondo lavoratore iscritto alle liste di mobilità o in cassa integrazione straordinaria, o che beneficia dell’Aspi (l’assicurazione sociale per l’impiego), per la rimanente durata del trattamento di sostegno del reddito. Il datore di lavoro avrebbe ampia libertà di recedere dal contratto senza alcun preavviso. Vedremo se queste misure prenderanno forma.
Rag. Baldassarre Borrelli – Unione Coltivatori Italiani