PIGNATARO M. – Manca poco più di un mese al cambio della Giunta comunale a Palazzo Scorpio. Secondo gli accordi, il 15 novembre tre dei quattro assessori dovrebbero essere sostituiti da due consiglieri comunali e dal Presidente del civico consesso. Al vicesindaco Francesco De Rosa dovrebbe subentrare il capogruppo consiliare de “La Svolta”, Pier Nicola Palumbo. Gli assessori Cesare Cuccaro e Daniele Luigi Palumbo, dovrebbero essere sostituiti da Gerardo e Ilaria Bovenzi. Unici a non essere interessati dal “balletto” delle sostituzioni, dovrebbero essere l’assessore Giorgio Vito e il Consigliere comunale con delega all’Asi, Giorgio Valente.
Questo è quanto prevederebbe l’accordo del 2011, anche se ambienti vicini alla maggioranza da vari mesi riportano i “mal di pancia” di qualche assessore. Sempre secondo queste fonti, non sarebbe un caso il passaggio di tre assessori dal gruppo “svoltista” a quello dei “coerenti”. I secondi vorrebbero – si dice – sfruttare la scissione per aumentare il potere di contrattazione politica.
Tra i sostenitori dell’assessore Palumbo, molti dei quali estranei al progetto della lista che portò alla guida del governo cittadino Raimondo Cuccaro e i suoi, serpeggia molto malcontento. Vorrebbero vedere il delegato allo sport e allo spettacolo ancora in Giunta, per dare continuità alle iniziative di questa prima metà del quinquennio.
In vista di una possibile crisi, dall’opposizione qualcuno già sta affilando le armi. Il Consigliere comunale Gaetano Fucile tenta di accreditarsi come leader del centrodestra con il gruppo “Nuovi Orizzonti”. Coadiuvato dal compagno di avventura nella lista “Amare Pignataro”, Gerardo Del Vecchio, l’ex candidato a sindaco aveva tentato di assicurarsi il simbolo della rinata “Forza Italia”, a spese dei pidiellini pignataresi. Questi ultimi, nonostante la fase di caos all’interno della vecchia formazione berlusconiana, per evitare di trovarsi fuori dai giochi politici, si sono prontamente assicurati lo storico marchio di centrodestra (la sezione “Pasquale Magliocca” da Pdl è diventata Fi), respingendo il tentativo di Fucile. Se lo “scippo” del logo non è andato a buon fine, la cooptazione di ex militanti dell’area magliocchiana pare stia dando i suoi frutti, secondo quanto riportano ambienti vicini all’ex capogruppo di minoranza.
Tra sostituzioni in Giunta, in Consiglio e ai vertici degli schieramenti locali, la situazione politica sembra instabile. Le prossime settimane potrebbero rappresentare un momento di cambiamento o congelare la situazione per altri due anni e mezzo.
Red. pol.