L’opposizione e i dissidenti ad un passo dal mandare a casa l’Amministrazione Cuccari, ma la Scialdone si “redime” e salva la maggioranza consiliare

L’opposizione e i dissidenti ad un passo dal mandare a casa l’Amministrazione Cuccari, ma la Scialdone si “redime” e salva la maggioranza consiliare

VITULAZIO – I fatti. In odor di consiglio comunale, dove a quanto pare si discuteva su alcuni punti riguardanti l’isola ecologica da costruire a Vitulazio, i fratelli Scialdone mettono in scena un autentico teatrino degno di una nomination agli Oscar, al fine di ottenere “qualcosa di importante” dal sindaco Cuccari, che ormai è in evidente balia del loro volere. Si finge una “finta volontà” di far cadere l’Amministrazione, ci si organizza. La minoranza non aspetta altro, decisa e compatta ci sta…e ci mancherebbe. Ma non capisce che è un bluff.

Tutti i consiglieri di minoranza sono pronti a ufficializzare l’atto di sfiducia. Dall’altro lato i dissidenti, gli scontenti, gli infelici dell’Amministrazione, quelli che volevano ma non hanno avuto, per intenderci. Anche loro, penna in mano, pronti a ufficializzare la sfiducia. Senza fare nomi si capisce bene chi sono. Tra questi, figura la grande assessoressa con delega all’ecologia, di cui ci si ricorda in questi quattro anni di amministrazione il nulla, oltre ad una gestione molto familiare delle proprie deleghe e qualche passeggiatina sul red carpet di qualche mercatino natalizio. La stessa, prima di recarsi alla famosa ufficializzazione delle firme, esce dalla casa comunale decisa a votare la sfiducia alla sua Amministrazione.

Nel frattempo… chissà cosa avrà chiesto al sindaco? Sarà una richiesta, di cosa si tratta? Alcuni malpensanti pensano addirittura: “sarà una proposta?* da rifilare al sindaco, di cui si conosce benissimo la grandissima volontà di restare ancorato alla sua comoda poltrona, con la prospettiva che se non verrà accettata sarà certa al 100% la caduta della sua Amministrazione”. I soliti malpensanti.

Esce dalla casa comunale con un No del Sindaco, preso dalla sua indecisione: l’angioletto sulla spalla destra gli supplica di non cedere, esclamandogli “sindaco, orsù, ma dove vogliamo arrivare? Un po’ di contegno!”, il diavoletto sulla spalla sinistra dice di accettare: la poltrona e la fascia saranno ancora roba sua.

Ritornando a lei, e ai fatti, a quanto pare è il tragitto che la redime…ebbene si. Il tempo di arrivare a destinazione, un paio di telefonate, qualche ora di attesa costruita ad arte, il tempo di rifilare lo scacco matto a Cuccari, che la “grande sorella” si redime. Si tira indietro, non se la sente di sfiduciare. Questioni morali dice. In realtà il sindaco accetta la sua “proposta” e ordina il dietrofront. Vince il diavoletto sulla spalla sinistra. L’assessoressa, a cui tanto interessano i problemi del paese, non firma. La maggioranza è salva, il sindaco è salvo, lo scacco matto è servito. Il resto è presente, basta leggere attentamente i punti in oggetto nella seduta del Consiglio comunale, per capire quale sia stata la strategia della grande sorella verso l’ impotente amministrazione Cuccari. Viva Vitulazio.

Red. pol.

*Il termine proposta in questo caso può variare in base alla considerazione che si ha delle persone in questione. Per chiarazza è meglio specificare che altro termine sarebbe stato più adatto, tipo Ricatto o Minaccia.

 

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