CASERTA – Uno stato di diritto non può permettere a qualsivoglia questore impedire un presidio pacifico di cittadini, che in questa terra martoriata da sversamenti illegali e tossici, lotta per la salute propria e dei propri figli. Per oltre venti anni le istituzioni hanno coperto con il segreto istruttorio notizie di gravità assoluta. Denunciamo il tentativo di imbavagliare un movimento popolare che oltre a contrastare il sito inquinante tocca i nervi scoperti di lobby economiche che cercano di fare profitti sulla pelle delle persone. In merito alle incresciose diffide recapitate con chiaro scopo intimidatorio ad amministratori ed aderenti a movimenti e comitati civici per impedire la partecipazione ad un legittimo e pacifico sit-in nei pressi della Prefettura di Caserta al fine di porre l’accento sulle prospettive del territorio e sull’opportunità di edificare nuovi impianti dal punto di vista delle comunità, la Federazione provinciale di Rifondazione Comunista si dichiara indignata di fronte ad una provocazione perpetrata da coloro i quali dovrebbero incaricarsi di tutelare la nostra incolumità, e invita la cittadinanza a rispondere ai tentativi di repressione della protesta rilanciando le ragioni dei comitati caleni e di tutte le realtà in lotta per la difesa e la salvaguardia del territorio nell’ambito dei prossimi appuntamenti di mobilitazione di massa in provincia ed in regione, a partire dall’imminente corteo “Caserta vuole vivere” che si terrà sabato mattina con concentramento a partire dalle ore 10.30 in piazza Pitesti a Caserta fino alla grande manifestazione regionale “Stop Biocidio” del 16 novembre a Napoli.
Rifondazione Comunista – Federazione di Caserta
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