Il Napoli fa la figura dell’asino. Una Juventus super vince 3 a 0 e si porta ad un solo punto dalla vetta

Il Napoli fa la figura dell’asino. Una Juventus super vince 3 a 0 e si porta ad un solo punto dalla vetta

Ci risiamo. Il Napoli esce con le ossa rotte da una sfida importante. Per chi ha la sfortuna di leggere i miei articoletti, sa che sto sottolineando come un mantra questo aspetto da quando, appunto, ho iniziato a collaborare con Caleno24. Il maggior limite della squadra di Benitez è una fragilità psicologica, che si ripresenta ogni qual volta bisogna giocare un match clou. L’Arsenal a Londra, la Roma a Roma, la partita di ieri sera e paradossalmente anche la vittoriosa sfida con il Marsiglia al San Paolo lo dimostrano. La rosa non sarà completa, e diversi giocatori non saranno all’altezza degli ultimi acquisti, ma, a mio giudizio, la mancanza di “esperienza” e “cattiveria” rimane ancora la principale pecca di questa squadra. La Juventus dimostra ancora una volta di essere grande squadra, solida e cinica. Quanto basta per l’Italia, considerando anche che spesso l’arbitraggio le sorride. Ieri, ad esempio, il signor Rocchi non ha fatto nulla di eclatante (l’episodio del fuorigioco non è acrivibile a lui), ma è stato decisamente un direttore di gara casalingo.

Conte schiera la Juve con il 3-5-2. Ogbonna a difesa, Isla a centrocampo e Llorente in attacco sono le novità. Benitez punta sul collaudato 4-2-3-1 e preferisce Insigne a Mertens e riconferma Fernandez, nonostante il recupero di Britos. Pronti via e i padroni di casa si rendono subito pericolosi con Pogba. Reina compie la prima di molte parate. Dal calcio d’angolo che ne scaturisce, pallone vagante in area sul quale Llorente è lesto a fiondarsi e girarlo in rete. Il leone navarro è posizionato poco più avanti dell’ultimo difensore azzurro, ma l’assistente di Rocchi non segnala nulla di irregolare. Dopo nemmeno un minuto, comunque, la Juve è già in vantaggio. Seguono 20 minuti di dominio assoluto bianconero. Squadra corta, tosta, con un centrocampo sontuoso ed un ottimo Tevez. All’8′ segnaliamo una occasionissima per Bonucci, che potrebbe raddoppiare, ma Reina è strepitoso e para. Il primo lampo degli ospiti si vede al 20′. Tiro di Insigne parato da Buffon. Al 24′ ci prova Tevez, ma con poca fortuna. Al 33′ è ancora Insigne a spaventare il portiere della nazionale, pallone di poco a lato. 4′ minuti e Llorente si rende di nuovo pericoloso. Il primo tempo si chiude con un gran tiro a giro di Insigne, che spaventa il numero 1 juventino. Si va al riposo con i padroni di casa in vantaggio 1 a 0.

Il secondo tempo si apre con un Napoli più aggressivo. Il più pericoloso degli azzurri è sempre Insigne, che impegna Buffon su punizione, al 50′. La Juventus, però, non resta a guardare e si rendere pericolosa con Tevez e Vidal. Al 60′ Hamsik compie fallo su Pirlo. Lo slovacco ieri è apparso nervoso e fuori dal gioco. Da segnalare che nello specifico, il centrocampista partenopeo compie lo stesso fallo che il numero 21 bianconero aveva fatto poco prima, senza essere ammonito. Gli ospiti nella parte centrale del match gesticono bene il campo, ma sono poco incisivi. Vidal, al 66′, sciupa una occasione colossale. Il raddoppio arriva al 74′. Magistrale punizione di Pirlo, su cui Reina non può nulla. Ci riprova Insigne, ma Buffon è strepitoso. La Juventus trova anche il terzo goal, all’80’. Pogba sbaglia lo stop, ma calcia alla perfezione. 3 a 0 e partita chiusa. Nel finale segnaliamo l’espulsione di Ogbonna, per doppia ammonizione, e l’ennesimo tentativo di Insigne, frustrato da un ottimo Buffon. Il match di Torino consegna al Napoli vecchie ansie e dubbi, al di là delle facili lamentele per arbitraggio e altro. Gli azzurri dimostrano ancora una volta di soffrire certi palcoscenici e non sapersi confrontare con essi. La sosta per le nazionali arriva al momento giusto, per ricaricarsi e non gettare al vento quanto di buono fatto fino ad ora.

Vincenzo Cocozza

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