PIGNATARO M. – Questa mattina si è tenuto l’atteso vertice in Regione per discutere della sorte della Nuroll. Nella nota del Comune, che vi proponiamo, il resoconto dell’incontro al quale hanno partecipato anche i vertici dell’azienda:
Si è tenuto questa mattina, presso gli Uffici della Regione Campania a Napoli, l’incontro tra le parti coinvolte nella delicata vertenza Nuroll, l’azienda di Pignataro Maggiore che rischia di vedere i suoi 110 operai senza lavoro, dopo l’acquisto del pacchetto di maggioranza da parte della cordata turca Polinas Plastik. Erano presenti i sindacati di categoria, le maestranze e la dirigenza Nuroll, rappresentata dall’ingegnere Tufano.
“Non voglio fare giri di parole, noto una totale mancanza di progettualità a breve e media scadenza da parte della dirigenza Nuroll – ha affermato senza mezzi termini Francesco De Rosa, vicesindaco di Pignataro Maggiore, presente questa mattina al tavolo di crisi allestito a Napoli – le istituzioni ci sono e saranno sempre al fianco dei lavoratori, ma mancano le idee della Nuroll, e, lasciatemelo dire, ho la sensazione che non ci siano voglia e volontà di approntare un nuovo piano industriale capace di rilanciare l’impianto di Pignataro Maggiore. Lo dico ancora una volta – ha concluso il giovane amministratore – resto molto perplesso , soprattutto perché si ricorre agli ammortizzatori sociali, senza avere piani di riqualificazione pronti. Sembra una tacita eutanasia aziendale”.
Forti le parole del vicesindaco pignatarese, ma dura anche la presa di posizione del presidente Asi, Piero Cappello, tra i primi a prendere la parola al tavolo di questa mattina in Regione. “Sì, fanno bene gli amministratori a parlare di mancanza di piano industriale per il rilancio – ha rimarcato Cappello – noi siamo sempre pronti alla collaborazione con i vertici aziendali ma loro, per stessa ammissione dei rappresentanti della Nuroll, hanno un parco macchine vecchio di due decenni e non nascondono la mancanza di competitività delle linee produttive dello stabilimento di Pignataro Maggiore. Ora – ha aggiunto il presidente del Consorzio Asi – se manca la voglia di essere concorrenziali e agguerriti sul mercato di settore, come si fa a salvare lo stabilimento pignatarese senza un valido piano di rilancio industriale? Se non si appronta un programma di rilancio, credo che anche la Regione possa fare molto poco in termini di risorse e sostegno”.
“Ribadiamo il pieno appoggio alla protesta civile e dignitosa delle maestranze Nuroll – ha detto il sindaco di Pignataro, Raimondo Cuccaro – la dirigenza sapeva di essere in perdita, ma non ha preparato un piano per ammortizzare le difficoltà di gestione dello stabilimento cittadino. Io non mi stancherò mai di dirlo e l’ho ribadito questa mattina – ha aggiunto Cuccaro, presente alla riunione presso la Regione Campania – non consentiremo alla dirigenza turca di declassare Pignataro Maggiore a semplice centro di stoccaggio, mentre 110 operai finiscono per strada senza un motivo serio”.
“Oltre al danno c’è anche la beffa – ha detto un altro amministratore di Pignataro Maggiore presente al tavolo questa mattina, Giorgio Valente, consigliere comunale con delega Asi che da settimane segue con estrema attenzione la vertenza – i nostri operai sono andati in Turchia per insegnare ai loro colleghi il know-how aziendale. Ora alle porte d’Oriente la Nuroll investe milioni di euro sugli operai specializzati grazie ai nostri concittadini e, paradossalmente, a Pignataro Maggiore rischiamo di vedere chiuso lo stabilimento; non è così che si gestisce un patrimonio professionale come il nostro. Da oggi – ha concluso Giorgio Valente – ribadiamo di voler essere sempre in prima linea quando si aprono tavoli istituzionali dove si decide del futuro di centinaia di famiglie”. Intanto ieri, al tavolo di Confindustria, la Nuroll si è presentata “a mani vuote”, senza alcun piano di riqualificazione e rilancio per lo stabilimento di Pignataro. Un bruttissimo segnale che giustifica le perplessità e la preoccupazione di tutte le parti coinvolte.