BELLONA – Intervistato dalla nostra collaboratrice Giuliana Sabatiello, l’ Avv. Pietro Romano candidato a sindaco di Bellona alle prossime elezioni amministrative del 6-7 Maggio con la lista “Bellona Viva”, ha risposto con fermezza a tutte le nostre domande, esponendo con chiarezza le linee programmatiche della sua coalizione in caso di un esito positivo della prossima tornata elettiva.
Una piccola raccomandazione prima di procedere: “Auspico che ci sia una giusta par condico, il taglio pungente deve essere pungente per tutti e non solo per me”. Stia tranquillo avvocato, abbiamo pensato, siamo stati sin troppo buoni.
Con simpatia e dopo averci detto pubblicamente (come poi vedrete) di fare un lavoro tipo agenzia Ansa (paragone improponibile..ma grazie lo stesso!!) si inizia a parlare di spinose alleanze, del rapporto con Della Cioppa, della vecchia amministrazione, della questione rifiuti, di Triflisco, di spartizione di posti di lavoro e di forti accuse di “cose e persone viste e riviste” alla lista avversaria del dott. Filippo Abbate (“Un valido avversario” lo ha comunque definito). Non si è parlato di Ilside, rispettando la nostra volontà di non strumentalizzare la vicenda.
Il leitmotiv della chiacchierata con Pietro Romano è stata la chiarezza della “simpatia politica” con l’ ex sindaco Della Cioppa, secondo l’avvocato sincero nell’ estraniarsi dai suoi decennali amministratori ammettendo alcuni colpe nella gestione della “casa pubblica”. “Cosa c’è di male se un amministratore ammette alcuni sbagli, afferma che non ha avuto validi collaboratori e sceglie di aiutare colui che quegli sbagli li ha portati alla luce?”, “Bellona Viva è riuscita a mettere insieme la maggior parte delle espressioni politiche e associative di tutta la nostra comunità”. Resta incomprensibile invece agli occhi dell’avvocato Romano come persone che per dieci anni hanno disastrato il paese possano ripresentarsi di nuovo agli elettori fingendosi come “nuovo che avanza”.
A breve sarà pubblicata l’intera intervista. Agli altri candidati il diritto di replica.
Antonio Pezzulo