Comunicazione, Piccolo: Il valore della parsimonia ed il senso diverso dei manifesti istituzionali dell’Ente

Comunicazione, Piccolo: Il valore della parsimonia ed il senso diverso dei manifesti istituzionali dell’Ente

SPARANISE – Trasmettiamo il comunicato apparso sul sito personale del Consigliere comunale di minoranza, Salvatore Piccolo, il quale attacca il sindaco Mariano Sorvillo sulla questione della comunicazione istituzionale del Comune:

Abbiamo già avuto modo di esaltare, dalle pagine di questo sito, una dote particolare del nostro sindaco: la parsimonia. Sia ben chiaro non intendiamo quel difetto che in genere viene definito con espressione vernacolare “tirchieria”, ma proprio il pregio di risparmiare somme a volte anche piccole. E’ una buona abitudine che in genere viene apprezzata. Per questo abbiamo anche sottolineato come un aspetto specifico della parsimonia la circostanza che il sindaco dopo due anni e mezzo di mandato avesse deciso di porre a carico dell’Ente i propri contributi previdenziali. In quell’occasione, per la verità, non avevamo ben capito subito le motivazioni e credevamo fosse una circostanza deleteria per la politica che ci sforzavamo di portare avanti con la nostra presenza in amministrazione. Il nostro pensiero era che in circostanze economiche avverse e di sofferenze un sindaco che già è compensato per la sua attività politica con una indennità di funzione pari ad oltre 3,000 non dovesse avere bisogno di farsi pagare i contributi previdenziali dalle casse dell’ente, anche perché la cifra in questione è modesta, circa 250 euro mensili. Poi all’improvviso abbiamo visto per le strade del paese alcuni manifesti in grande formato, stampati in tipografia, con dei contenuti oggettivamente politici eppure erano redatti con il logo del Comune di Sparanise e ad affiggerli erano i dipendenti comunali con l’automezzo in dotazione all’Ente.

In un caso il sindaco annunciava che era contro la centrale a biomasse, nell’altro incitava , non se stesso che non vi partecipò, ma gli altri a prendere parte ad una manifestazione contro la centrale a biomasse ed infine, in tempi recenti, un manifesto dal titolo negativo il famoso “non abbiamo” che tanto ha fatto pensare, ad alcuni anche che si trattasse di un messaggio cifrato o in codice. Questi buontemponi quanto hanno poi saputo delle dimissioni di un assessore hanno subito iniziato a dire che la vicenda potesse trovare correlazione.

Nella normalità e quando anche noi abbiamo partecipato all’amministrazione per questi tipi di comunicazione murale si usava il logo della lista elettorale di riferimento e tanto il tipografo quanto l’attacchino venivano pagati da noi medesimi. Non si è mai trattato di grosse cifre perché compresa l’affissione si trattava di spendere complessivamente circa cento euro. Anche in questo caso il ragionamento era che trattandosi di manifesti di contenuto politico non appariva eticamente corretto porre a carico dell’ente queste spese tanto più che si trattava di somme esigue, alla portata di tutti.

A distanza di tempo dobbiamo ammettere , con rammarico, che ci sbagliavamo. In realtà siamo noi in errore. Non riuscivamo a comprendere l’importanza della parsimonia, del risparmio. Non si tratta di avere il braccino corto, ma di essere buoni amministratori ed un buon amministratore è soprattutto attento alle proprie tasche. Se si può risparmiare cento euro o duecento , si deve dimostrare di essere capaci e per prima cosa bisogna dimostrare di sapere risparmiare per le proprie tasche.

Si sa la vita è difficile e soprattutto dalle nostre parti la crisi economica si fa sentire ed allora è negativo dimostrare prodigalità e mettere mano al portafoglio personale per la politica. Solo qualche stupido può pensare che porre a carico dell’ente le spese per manifesti di contenuto politico o farsi pagare dell’ente i propri contributi previdenziali sia sbagliato. Bisogna dimostrare le proprie virtù ed il risparmio è da sempre una dote che deve essere presente in un buon amministratore. Tanto più che queste condotte, sia ben chiaro appaiono lecite.

Abbiamo impiegato del tempo, ma alla fine abbiamo compreso il ragionamento , forse tipico del ragioniere , alla base della questione. Bene. Potremmo anche terminare qua il nostro discorso, ma proprio in questi giorni il nostro occhio è caduto nella bacheca di fronte al nostro studio professionale (vedasi foto) ubicato nei pressi della stazione FS, tra i manifesti funebri è comparso un piccolo foglietto. A causa della nostra miopia non riuscivamo a decifrare il contenuto dello scritto per via delle ridotte dimensioni dello scritto. Ci siamo avvicinati e l’arcano è stato svelato subito. Quello in altro a destra della foto è un nuovo manifesto del Comune, ma questa volta non è un manifesto di contenuto politico, nessuna affermazione di negatività o invito a partire per chissà quale manifestazione. E’ proprio un manifesto istituzionale ed informativo.

Si tratta della comunicazione che sino al 16 dicembre i cittadini di Sparanise possono presentare domanda per ottenere il ristoro ambientale gentilmente messo a disposizione dalla centrale termoelettrica.

Venticinque euro annue pro capite, senza alcuna distinzione di reddito. Per percepire il ristoro , informa il manifestino, bisogna fare domanda al Comune. Non dice il manifesto che in caso di mancata presentazione della domanda , entro il 16 dicembre, le somme non erogate resteranno nelle casse dell’Ente. Questa volta forse il redattore avrà preso nota delle nostre critiche e non ha avuto l’ardire di scrivere nuovamente affermazioni negative, meglio non ricordare cosa accade se on si presenta la domanda . Le affermazioni negative non sono utili per una buona comunicazione, siamo stati noi stessi ad esternare questo concetto. Certamente per leggere il manifesto ci siamo dovuti avvicinare oltremodo alla bacheca, ma questo è un nostro specifico problema legato alla miopia e forse anche all’età ormai non più giovanissima, sicuramente per gli altri cittadini il manifestino è più che sufficiente.

D’altra parte l’opposizione è sempre strumentale ed allora far notare che in questo caso si è usato un manifesto di dimensioni contenute, sicuramente uscito dalle potenti fotocopiatrici comunali senza far ricorso ai costi della tipografia, mentre per le comunicazione politiche del sindaco si è usato un manifesto di dimensioni doppie e con caratteri tipografici belli grandi è un facile esercizio retorico sicuramente demagogico. Perché orami è noto il motto che regna dalle parti del Municipio di Sparanise è : bisogna risparmiare , la parsimonia è una virtù , soprattutto per le proprie finanze ed allora in fondo se i cittadini con problemi di miopia non dovessero vedere il comunicato e far scadere il termine per la presentazione dell’istanza non succede nulla di particolare. I soldi restano nella disponibilità del Comune, che potrà utilizzarli al meglio. Neppure è utile ricordare cosa accade se non si presenta la domanda entro i termini perché sempre l’opposizione ha criticato quando l’amministrazione ha pubblicizzato messaggi negativi. Allora va bene così e senza strumentalizzazione , con il tempo comprenderemo la logica e le differenze tra i manifesti, adesso davvero non possiamo riuscirci.

da http://www.avvocatosalvatorepiccolo.it

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