“La salvaguardia del territorio…quale futuro?”: il 20 dicembre un convegno organizzato da “Demetra”

“La salvaguardia del territorio…quale futuro?”: il 20 dicembre un convegno organizzato da “Demetra”

CALVI R. – L’Associazione Demetra di Calvi Risorta, organizza per venerdì 20 dicembre 2013 un convegno su “La salvaguardia del territorio…quale futuro?” Lo scopo principale del convegno, fortemente voluto dal Dott. Giovanni Marrocco, Presidente dell’ Associazione, è quello di fare un’analisi generale del territorio a fronte delle inquietanti notizie che circolano sui giornali, sul web, riguardanti lo stato attuale in cui verte e i possibili rischi che deriverebbero dalla realizzazione di una centrale a Biomasse. L’idea   nasce dall’accorato appello che una bambina di 10 anni rivolge al Presidente della Repubblica per mettere fine al biocidio. Si riporta il testo di una Lettera formale, risultato di un compito svolto in classe.

“Scrivi una lettera al Presidente della Repubblica facendogli una richiesta che a te sta a cuore.

Caianello 21/11/2013

Illustrissimo Presidente Giorgio Napolitano, sono un’alunna dell’Istituto Comprensivo Garibaldi di Vairano Patenora. Frequento la classe V della Scuola Primaria e  vorrei farLe una richiesta, a causa delle persone che non hanno riflettuto sul futuro. La nostra Regione, la Campania, è altamente inquinata, le sostanze nocive hanno raggiunto le falde acquifere ed hanno inquinato l’acqua che noi beviamo e per questo danneggia il nostro organismo, provocando malattie pericolose. Le chiedo di fare qualcosa per noi, perché non possiamo vivere in queste condizioni. Speriamo che tenga a cuore la mia richiesta e risolva al più presto il nostro problema. Noi siamo bambini, abbiamo paura del nostro futuro e, in questo momento, solo lei ha la facoltà di ridarci i nostri sogni. Con fede.”

Come spiegare ai bambini che,  mentre  si cercano i responsabili dello scempio ambientale che ha colpito le province di Napoli e Caserta, mentre ci si interroga sulle motivazioni per giustificare anni di silenzio e di indifferenza di uno  Stato compiacente e colluso, in Campania aumentano le patologie tumorali e i più colpiti sono proprio loro: i più giovani.   Risponde a verità, purtroppo,  quanto dichiarato dal pentito Schiavone: “gli abitanti della Terra dei Fuochi rischiano di morire tutti di cancro”.

“Questa è la realtà con cui dobbiamo scontrarci!” Afferma amareggiato il Dott. Marrocco.  “Questa è l’eredità di anni di malaffare! La diagnosi più angosciante riguarda l’acqua in cui  sono state trovate tracce di diossina e uranio. I rubinetti pescano da pozzi contaminati, da composti cancerogeni, e dal suolo escono gas. Sono necessari provvedimenti di urgenza per bonificare i territori della Campania devastati dagli sversamenti illegali di rifiuti tossici e nocivi e rimediare almeno in parte al danno ambientale degli ultimi venti anni. Eppure, nonostante tutto, c’è ancora chi consapevolmente o inconsapevolmente vuole ulteriormente  mortificare la nostra terra. Complice la disinformazione, il disinteresse e l’indifferenza…proverbiale l’uscita del sindaco Caparco Antonio “ non so niente …e non mi interessa niente”. La centrale a Biomasse inquina o non inquina? A scuola ai nostri figli viene spiegato che è provato scientificamente che la centrale non inquina. Qualche bambino ha dichiarato “ingenuamente” che “se ci sono infiltrazioni camorristiche siamo tutti morti”. Ecco non si vuole sindacare  sui rischi o meno connessi alla realizzazione di una  centrale a Biomasse, la polemica è sul territorio su cui la si vuol insediare!” Purtroppo non si può rimanere indifferenti, si prenda coscienza e solo cosi possiamo essere artefici del nostro futuro, un futuro di vita e non di morte.

Luciana Antinolfi

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