PIGNATARO M. – Bilancio e programma triennale di lavori pubblici 2013/2015: approvati solo dalla maggioranza. Durante il consiglio comunale di ieri pomeriggio (29 novembre 2013), l’ex assessore delegato ai Lavori pubblici, Cesare Cuccaro, ha letto il suo intervento riguardo il programma triennale dei lavori, sostenendo che il 2013 è stato un anno difficile economicamente. Il consigliere ha illustrato i lavori che sono in atto proprio in questi giorni in via Vittorio Veneto, dove si sta procedendo alla modifica della rete idrica e alla dismissione della vecchia rete fognaria risalente agli anni ’40 del Novecento. Sono stati annunciati, inoltre, i lavori alla scuola media “Luigi Martone” che inizieranno a fine anno scolastico e che riguarderanno la copertura dell’edificio. Tasto dolente, invece, quello della realizzazione dei loculi cimiteriali, per i quali il membro della maggioranza ha voluto chiarire alcuni aspetti. Secondo il consigliere Cuccaro, infatti, il forte ritardo relativo ai lavori del cimitero è da ascrivere alla lentezza della burocrazia italiana, ma ha anche ammesso che mancavano alcuni punti nel progetto.
Per quanto riguarda l’approvazione di Bilancio, invece, avvenuta come anche per il programma dei lavori pubblici, con i soli voti della maggioranza, il nuovo presidente del Consiglio, Francesco De Rosa, ha passato il testimone all’assessore Pier Nicola Palumbo. Sono state elencate le diverse voci del Bilancio con relativa somma a disposizione: 45mila euro per la Cultura, 12mila euro per lo Sport, 138mila euro per il servizio idrico, 43mila euro per il Verde, 112mila euro per l’Assistenza sociale, circa un milione e 200mila euro per il personale, 29.500 euro per il giudice di pace e 370mila euro per la Pubblica illuminazione. Proprio quest’ultima voce ha suscitato la reazione del consigliere di opposizione Piergiorgio Mazzuoccolo che ha fatto presente l’aumento di 101mila euro rispetto all’anno scorso. Lo stesso membro della minoranza, inoltre, ha anche fatto notare che il servizio di raccolta dei rifiuti, in tre anni, è costato 291mila euro in più.
Red. pol.