Divieto di manifestare contro la centrale a biomasse e il gassificatore: la senatrice Moronese presenta una interrogazione parlamentare contro la Questura

Divieto di manifestare contro la centrale a biomasse e il gassificatore: la senatrice Moronese presenta una interrogazione parlamentare contro la Questura

AGRO CALENO – Il divieto di manifestare opposto dalla Questura di Caserta al Movimento No Gas e al “Comitato per l’Agro Caleno: No

Centrale a Biomasse” in due diverse occasioni, non resta senza strascichi. La senatrice del Movimento 5 Stelle questa mattina ha presentato una interrogazione parlamentare al Ministero dell’Interno per chiedere conto dell’atteggiamento delle autorità locali in occasione di un incontro che ha avuto luogo a Capua nel mese di giugno e per un sit programmato per novembre davanti al Palazzo della Prefettura di Caserta. Ecco il testo dell’interrogazione parlamentare e il comunicato stampa della senatrice “grillina”:

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

MORONESE – Al Ministro dell’Interno

Premesso che:

A seguito di notizie di stampa (Caleno24ore.it ed Interno18.it) che la Iavazzi S.r.l. (azienda Casertana collegata all’Impresud S.r.l. che si occupa della raccolta rifiuti a Calvi Risorta) sarebbe intenzionata a costruire una centrale a biomasse nell’area dell’ex-Pozzi, un territorio che si estende tra Sparanise e il demanio di Calvi Risorta;

la notizia giunge a seguito del finanziamento di 23 milioni di euro concesso dal Ministero dello Sviluppo Economico alla Iavezzi Srl per la costruzione di una centrale a biomasse;

al riguardo, in data 7 novembre 2013, si sarebbe dovuto svolgere un presidio presso la Prefettura di Caserta al fine di ottenere risposte dal Prefetto sulle prospettive del territorio e sulla opportunità di edificare nuovi impianti nonché fermare il piano che prevede la costruzione di una centrale a biomassa a Calvi Risorta, un territorio che ha già pagato tanto in termini di devastazione ambientale;

per il presidio erano attesi diversi pullman provenienti dalla provincia di Caserta, in particolare dall’Agro Caleno, cioè da Calvi Risorta, Sparanise, Pignataro Maggiore ed altri comuni limitrofi;

il presidio purtroppo non si svolgeva in quanto il Questore di Caserta, dottor Gualtieri, il giorno precedente aveva deciso che il corteo (in realtà mai convocato trattandosi di un semplice presidio) dovesse essere vietato e, mobilitando tutte le stazioni dei Carabinieri dell’Agro Caleno oltre al Comando Provinciale di Capua, ha fatto pervenire alcune diffide ad attivisti di associazioni;

considerato che, risulta agli interroganti:

le notifiche delle suddette diffide sarebbero state caratterizzate da alcune anomalie, per esempio: a Calvi Risorta i Carabinieri avrebbero consegnato a due persone diffide in bianco ancora da compilare; a Pignataro Maggiore i militari avrebbero recapitato ad un minorenne l’atto da firmare ancora in bianco; a Sparanise avrebbero richiesto la firma ad una persona diversa da quella a cui la notifica della diffida era indirizzata, ossia il presidente di una associazione;

inoltre, la mattina stessa dell’iniziativa, i Carabinieri di Sparanise e Pignataro Maggiore si sarebbero presentati nei rispettivi municipi per diffidare i Sindaci Sorvillo e Cuccaro dalla partecipazione al presidio e per ‘biasimarli’ per l’appoggio dato ai comitati ed ai cittadini, perlopiù avrebbero provveduto a notificare ulteriori diffide alle società di trasporto che stavano organizzando due pullman per il trasferimento della delegazione dei manifestanti;

considerato inoltre che:

in data 15 giugno 2013 il movimento NoGas aveva chiamato a raccolta a Capua, per una iniziativa pubblica, tutto il fronte contrario alla realizzazione del gassificatore; cittadini e movimenti si sono incontrati in piazza dei Giudici per chiedere, a quelle componenti istituzionali che si sono dichiarate contrarie all’impianto, di dare un sostegno più deciso alla battaglia intensificando le pressioni verso gli organismi competenti;

il dibattito, ampiamente pubblicizzato mediante manifesti murali e volantinaggi ha avuto, come quasi la totalità delle iniziative del movimento, una estesa risonanza mediatica;

all’iniziativa sono stati invitati a partecipare, oltre ai cittadini, gli esponenti politici ed i sindaci che si erano schierati apertamente contro il gassificatore ed hanno aderito: i sindaci dei comuni Sparanise, Pignataro Maggiore, Vitulazio, Pastorano, Camigliano, Santa Maria La Fossa; le Senatrici Vilma Moronese e Paola Nugnes; Gennaro Oliviero, consigliere regionale;

della suddetta iniziativa fu data regolare comunicazione, in data 13 giugno 2013, al Sindaco del Comune di Capua dal signor Valerio De Rosa in qualità di attivista contro il gassificatore e segretario cittadino di Rifondazione Comunista. In data 14 giugno il Comando di Polizia Municipale autorizzava ad occupare Piazza dei Giudici per lo svolgimento della manifestazione richiesta;

inizialmente, gli organizzatori fecero richiesta di svolgere il dibattito presso il chiostro dell’Annunziata, ma la Polizia Municipale oppose motivazioni di sicurezza considerata la presenza di parlamentari. Pertanto, dopo un’integrazione alla domanda originaria presentata per iscritto, venne concessa piazza dei Giudici dove effettivamente si svolse la manifestazione;

successivamente allo svolgimento della manifestazione la Questura di Caserta ha denunciato cinque persone, a giudizio degli interroganti arbitrariamente, individuate come organizzatrici dell’evento, per violazione dell’art. 18 del Regio Decreto 773/31 “Testo unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza”, per mancata comunicazione alla Questura di Caserta. Nessuno dei cinque denunciati è firmatario della regolare richiesta presentata al Comando di Polizia;

risulta agli interroganti che nel corso della manifestazione del 15 giugno 2013 è stato garantito l’adeguato servizio di ordine pubblico al fine di rendere possibile il regolare svolgimento della manifestazione;

considerato inoltre che, a parere degli interroganti:

l’art. 18 del Regio Decreto 773/31 stabilisce che “i promotori di una riunione in luogo pubblico o aperto al pubblico devono darne avviso, almeno tre giorni prima, al Questore”, ma anche che “con le stesse pene sono puniti coloro che nelle riunioni predette prendono la parola”. Inoltre: ” Il Questore, nel caso di omesso avviso ovvero per ragioni di ordine pubblico, di moralità o di sanità pubblica, può impedire che la riunione abbia luogo e può, per le stesse ragioni, prescrivere modalità di tempo e di luogo alla riunione.”;

nonostante i dettati del suddetto art.18 l’autorizzazione allo svolgimento della manifestazione è stata concessa, e questa si è svolta pacificamente e regolarmente, mentre soltanto in seguito veniva sollevata l’obiezione di legge imputandola esclusivamente ai suddetti cinque manifestanti e non anche a tutti coloro che hanno preso la parola;

gli episodi in premessa hanno rivelato una palese violazione del dettato costituzionale, riferito, in particolare, sia al diritto di riunione sia a quello della libertà di manifestazione del pensiero se non addirittura un’applicazione di criteri dal forte sapore intimidatorio dato il notorio impegno delle persone denunciate nelle battaglie a difesa dell’ambiente e del territorio;

si chiede di sapere:

quali urgenti iniziative intenda assumere il Ministro interrogato al fine di verificare la veridicità di quanto esposto in premessa ed in particolare valutare il presupposto fattuale e normativo che ha determinato l’emissione dei provvedimenti limitativi della libertà personale summenzionati considerato che con tali atti si inibiscono eventi democratici volti a sensibilizzare la popolazione sui gravi danni alla salute e all’ambiente che determinerebbe la costruzione di una centrale a biomasse e di un gassificatore nell’area provinciale.

MORONESE

L’interrogazione in formato pdf: Interrogazione al Ministro sugli impedimenti manifestazioni Agro Caleno e NoGas Capua

Il comunicato stampa del parlamentare sulla questione:

Mesi anni a manifestare il nostro dissenso contro gli inceneritori, contro le discariche abusive, contro gli sversamenti tossici, contro le ingiustizie subite dai cittadini, contro una politica sorda che non governa una nazione ne i territori, questa la spinta che ci ha mossi ad organizzarci nelle piazze, nelle assemblee in rete e a divenire poi movimento politico.

Non ci siamo mai fermati, oggi quei cittadini divenuti parte politica e propositiva della nazione sono istituzione e utilizzano tutti gli strumenti a loro disposizione per far sentire democraticamente la voce dei cittadini.

Per questo ritengo che il diritto ad incontrarsi e a manifestare in tutte le forme non violente sia un diritto sacrosanto e che sia la più grande palestra di formazione civica che i cittadini possano esercitare per crescere assieme.

Per tanto, essendo io venuta a conoscenza dei fatti relativi al 7 Novembre 2013 dove alcuni cittadini sono stati diffidati nello svolgere un pacifico presidio presso la Prefettura di Caserta con il quale intendevano esprimere un parere contrario alla notizia di costruzione di una centrale a biomassa sul territorio di Calvi Risorta, ed avendo io in prima persona partecipato il 15 Giugno 2013 ad un incontro a Capua in piazza dei Giudici assieme ad altri cittadini ed amministratori locali (Sindaci, Assessori) dove abbiamo dibattuto in modo tranquillo e sereno sulla prossima costruzione di un Gassificatore nel territorio di Capua, alla quale i cittadini sono avversi, a mio pare giustamente, e avendo avuto notizia che 5 delle persone che erano presenti in quella piazza, a quell’incontro, sono state denunciate ho ritenuto opportuno chiedere un incontro con il Prefetto ed il Questore di Caserta.

Non avendo ricevuto ad oggi alcun riscontro nè dal Prefetto nè dal Questore e avendo notizia che per entrambi i casi sopra esposti c’è stata la violazione dell’art.18 del Regio Decreto 773/31, appare a mio giudizio che l’azione messa in atto risulti un accanimento eccessivo verso dei cittadini che volevano solo richiedere un impegno più concreto da parte delle istituzioni a quell’incontro presenti.

Pertanto al fine di ricevere informazioni e chiarimenti in merito ho depositato in data odierna una interrogazione parlamentare indirizzata al Ministro dell’Interno.

da http://www.vilmamoronese.it/interrogazione-parlamentare-divieto-manifestare-casertano/810

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