Presentata “L’Isola delle zie”, l’opera del giornalista “minimalista” Antonio Lubrano (all’interno foto e video)

Presentata “L’Isola delle zie”, l’opera del giornalista “minimalista” Antonio Lubrano (all’interno foto e video)

PIGNATARO M. – Se è vero che Antonio Lubrano rappresenta un patrimonio nazionale, come ha affermato il professore dell’Università
del Molise, Gianni Cerchia, allora l’incontro di ieri nella sala concerti degli “Amici della Musica” era un evento da non perdere. Il giornalista “minimalista” (come fieramente si è autodefinito), sostenitore di tante battaglie per i diritti dei cittadini con il programma “Mi Manda Lubrano”, per non tradire le attese ha entusiasmato un po’ tutti, nonostante si sia presentato con una inaspettata semplicità di uomo e di professionista. Parlando del suo passato da conduttore sulle reti Rai, richiamato dal sindaco Raimondo Cuccaro, Lubrano ha rivelato che ancora oggi, a distanza di quindici anni dalla fine della sua esperienza da “primo difensore civico d’Italia” (come veniva definito all’epoca), c’è gente che lo avvicina per chiedere aiuto nelle piccole e grandi difficoltà quotidiane.

Nella sua carriera, dopo la carta stampata e la televisione (da “Diogene” a “Mattina in Famiglia” fino a “I Fatti Vostri” e “All’opera!”),
però, è arrivata la letteratura e due romanzi che segnano la sua “nuova vita”. A Pignataro Maggiore, invitato dalla rivista “Le Muse”, è venuto a presentare il suo secondo romanzo “L’Isola delle zie” (Ferrari Editore). “Da molto tempo volevo raccontare una storia che fosse un omaggio alla mia isola, che è un piccolo universo che però mi ha insegnato una parola fondamentale. Una parola che è soprattutto “mentale”: la libertà”, ha detto Lubrano ai presenti. Inoltre ha aggiunto: ”La storia raccontata nel romanzo inevitabilmente parte dalle mie esperienze personali, per poi arricchirsi di personaggi e fatti di fantasia”.

L’operazione letteraria è piaciuta a Cerchia che si è detto colpito dalla freschezza della narrazione e si è complimentato con l’autore per essere riuscito a trasformare la narrazione fantastica in uno strumento di conoscenza. Parole di elogio sono state spese anche dal professor Antimo Cesaro, docente alla Seconda Università degli Studi di Napoli, dal moderatore della serata Elpidio Iorio, giornalista e direttore della prestigiosissima Rassegna Nazionale di Teatro – “Scuola Pulcinellamente” e dal giornalista Salvatore Minieri. La serata si era aperta con la presentazione dell’evento da parte della professoressa Rossella Vendemia, direttrice della rivista (edita dagli ”Amici della Musica”) “Le Muse”, la quale ha ringraziato i presenti e ha riservato un pensiero al professor Giuseppe Rotoli, il presidente dell’associazione culturale che ieri sera non era presente per problemi di salute.

Red.

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