BELLONA – Nonostante il freddo di Venerdì 13 Dicembre, la temperatura della sala consiliare “Martiri di Bellona” ha registrato picchi molto alti per gli accesi scontri verbali tra opposizione e maggioranza dell’amministrazione bellonese.
Il primo dibattito tra Romano e Abbate si è avuto sulla proposta di emendamento presentata dall’assessore Massimo Salerno per far inserire nello schema di bilancio triennale la voce di spesa relativa al nuovo Responsabile di Polizia municipale, individuato nel dott. Carlo Del Vecchio, già dipendente del Comune di Pignataro. Il capogruppo di minoranza ha fatto notare come di questo emendamento al bilancio non siano stati messi a corrente tutti i consiglieri per valutarlo e che già nel 2011, nell’allora amministrazione guidata da Giancarlo Della Cioppa e in cui erano presenti Abbate, Di Febbraro, Ramella e Sarcinella, la figura del Comandante dei Vigili fu abolita dall’organico Comunale. L’emendamento è stato comunque sottoposto al parere del revisore dei conti e del responsabile di settore, e successivamente approvato.
Lo scontro si è poi spostato sul piano triennale delle opere pubbliche in cui Romano ha accusato l’amministrazione di presentare un piano inutile, sia perché tardivo visto che andava approvato nel 2012 per il triennio 2103-15, sia perché a causa della travagliata transizione dei responsabili del settore dei lavori pubblici non sono state colte opportunità di finanziamento per la realizzazione di alcune delle opere elencate nella relazione del Sindaco. Abbate ha risposto che il bilancio preventivo relativo anche alle opere pubbliche era stato già approvato il 30 aprile di quest’anno, ma non poteva essere ancora definitivo a causa del clima di incertezza causato dallo stato centrale sull’esigibilità o meno di alcuni tributi. Abbate ha sottolineato che tutte le misure approvate in via straordinaria sono figlie del taglio di 1/3 delle risorse comunali.
Non sono mancate critiche da parte di Romano anche sui prezzi da attribuire per la vendita e la concessione dei terreni dell’area industriale, dato che quest’ultimi risultano nettamente inferiori (circa 5€/mq) rispetto ai primi (circa 74€/mq), ma nel bilancio preventivo è stato previsto solo una voce relativa alla vendita di tali aree. Inoltre il comune è stato condannato a risarcire i proprietari dei terreni espropriati a prezzi inferiori per circa 2 milioni di euro, che a detta sempre di Romano è molto in più di quanto non si preveda di incassare dalla vendita di tutti i lotti dell’area PIP. Su questo punto si è accesa la reazione dell’assessore Di Febbraro che ha accusato il capogruppo di maggioranza di dare solo informazioni non complete a riguardo.
Il sindaco Abbate ha replicato che la doppia cifra concessione/vendita è stabilita dalla normativa regionale ed è frutto di un calcolo puramente matematico, ma che all’atto del bando per l’assegnazione dei lotti dell’area PIP la percentuale di assegnazione/vendita (attualmente al 50 e 50) potrà essere rivista.
L’ultimo scambio di battute tra maggioranza è opposizione si è avuto sulle osservazioni fatte da quest’ultima sulle singole voci dello schema di bilancio, ed in questione ILSIDE. Romano ha chiesto spiegazioni sull’affido diretto ad una ditta esterna per effettuare la bonifica dell’impianto, quando invece potevano essere impiegati i dipendenti della ditta stessa per svolgere tale compito. Il Sindaco ha replicato che tutto è stato causato dal fallimento della ditta e che in ogni caso l’attenzione dell’amministrazione sull’argomento, in special modo a riguardo dei lavoratori è stata massima. La questione della bonifica d’urgenza è stata un atto dovuto alla segnalazione dell’ARPAC del 30 Ottobre scorso, che rilevava una situazione critica dell’impianto.
La seduta è stata poi sciolta alle ore 20,30. E’ possibile visionare le riprese di tale consiglio sull’account youtube del movimento “Speranza per Bellona”.
Gaetano De Luca