CALVI R. – Forse per la prima volta diciannove sindaci di Comuni dell’Agro caleno e dell’Alto casertano hanno risposto presente tutti insieme a una manifestazione. Questo è un po’ il merito dell’associazione “Demetra” che ieri (20 dicembre) nel centro interparrocchiale “Don Milani” di Calvi Risorta ha raccolto amministratori provenienti da svariate zone della provincia di Caserta per parlare del destino di Terra di Lavoro in un dibattito intitolato “La salvaguardia del territorio…quale futuro? E’ necessario passare attraverso ecomostri?”. L’incontro, moderato dal Consigliere comunale Antonello Bonacci, non poteva non trattare questioni molte delicate come il progetto che prevede la costruzione di una centrale a biomasse sul territorio caleno e un gassificatore sul territorio di Capua (a confine con Vitulazio). Così, dopo i saluti del presidente dell’associazione, il Consigliere comunale Giovanni Marrocco, i presenti hanno cercato di analizzare l’utilità di localizzazione nuovi impianti sul territorio (nella maggior parte dei casi smontando i progetti della Iavazzi e della Gisec) e di mettere sul tavolo delle proposte concrete.
Sono state presentate delle relazioni tematiche da parte dell’ingegnere Angelo De Simone, sindaco di Tora e Piccilli, dal suo collega Vincenzo Cenname, sindaco di Camigliano, e dalla dottoressa Letizia Tari, sindaco di Roccamonfina e Dirigente del Centro per l’impiego di Teano.
Nel corso del dibattito sono intervenuti i Consiglieri Regionali Angelo Consoli e Nicola Caputo, il Consigliere Provinciale Antonio Mirra e i sindaci di: Sparanise, Pignataro Maggiore, Riardo, Pietramelara, Rocchetta e Croce, Giano Vetusto, Vairano e di tanti altri amministratori dell’Alto casertano (tra i quali anche il vicesindaco di San Pietro Infine). Hanno mandato i loro saluti l’onorevole Pina Picierno e l’assessore regionale Daniela Nugnes. Al dibattito ha partecipato anche Ernesto Buondonno, responsabile regionale e nazionale confederazione di prodotti allevamenti bufalini, e il “Comitato per l’Agro caleno: No Centrale a Biomasse”.
Il convegno ha rappresentato un primo passo verso una collaborazione interistituzionale tra gli enti territoriali, al fine di combattere le scelte che stanno relegando il casertano a ruolo di comprimario e di pattumiera della Regione Campania.
Red.