BELLONA – In queste ore è cominciato a circolare qualche dettaglio in più sull’inchiesta aperta dalla Direzione distrettuale antimafia presso la Procura della Repubblica di Napoli sulla gara d’appalto per i lavori di infrastrutturazione dell’area Pip di Bellona. Anche grazie alle perquisizioni domiciliari e l’acquisizione di documenti presso la Casa comunale, era emerso che tra gli indagati c’erano il Presidente del Consiglio Provinciale di Caserta ed ex sindaco di Bellona, Giancarlo Della Cioppa, l’ex segretario comunale dello stesso Comune, Gallo, e il dirigente dell’Ufficio tecnico, Luigi Fusco.
Pare che a questi tre si siano aggiunti anche il responsabile della ditta che effettuò i lavori da due milioni di euro, il direttore dei lavori e il responsabile del cantiere. Il primo sarebbe Pasquale Corvino, amministratore della Corem srl, e gli altri due rispettivamente un tecnico e l’incaricato che avrebbe dovuto gestire il cantiere.
L’indagine della Dda si concentrano sull’assegnazione del maxi appalto alla Corem, la quale non aveva presentato la certificazione antimafia. A lavori ultimati, è venuto fuori che la società di Corvino era stata colpita da interdittiva antimafia.
Red. cro.