PIETRAMELARA – Di seguito il comunicato stampa sulla raccolta differenziata a Pietramelara:
Abbassamento notevole della produzione dei rifiuti solidi urbani ed incremento della raccolta differenziata, un progetto perseverato dal comune di Pietramelara dagli inizi dell’anno 2013, e che oggi a conti fatti a fine anno sembra aver dato i sui frutti.
Si ricorderà che ad inizio anno 2013, il Comune di Pietramelara decideva di abbandonare il Consorzio Unico di Bacino delle Provincie di Napolie Caserta per l’espletamento del servizio di raccolta rifiuti per affidarsi a soggetti privati, scelta questa molta coragiosa fatta dal sindaco in primis Dott. Luigi Leonardo e dagli amministrtatori che, in un primo momento decidevano di affidare in via d’urgenza il servizio di igiene urbana ad una prima società privata la quale ha svolto il servizio in città fino a metà Maggio rialzando le percentuali della raccolta differenziata dal 38% raggiuto dal Consorzio Unico di Bacino a fine 2012 a l 50% a fine Marzo 2013, e successivamente a seguito di bando di gara vinto dalla societò SOR.ECO Ambiente e Vita di Casapulla.
Ebbene, proprio a seguito di detto affidamento, il Comune di Pietramelara oltre a stabilizzare come per legge gli operatori del Consorzio Unico di Bacino delle Provincie di Napoli e Caserta aventi diritto al cantiere a seguito di giusta concertazzione sindacale (passaggio di cantiere), (ad aggi i suddetti dipendenti sono assunti alle dipendenze della Sor. Eco di Casapulla), ha riorganizzato e rimodulato l’intero servizio di raccolta porta a porta potenziando quelle raccolte vitali come il vetro,cartoni, ingombrati ecc. che hanno permesso al Comune di Pietramelara di raggiungere gli abbiettivi di percentuale di raccolta differenziata stabiliti dalla (L.R. N° 123/2008).
Infatti, con l’inizio del nuovo anno, la società SOR. ECO Ambiente e Vita di Casapulla ha trasmesso agli uffici competenti del Comune di Pietramelara i dati effettuvi sul materiale raccolto sul territorio comunale e differenziato dal mese di Maggio 2013 al mese di Dicembre 2013, oltre alle percentuali ragguinte che si attestano intorno al 66% di raccolta differenziata:
1. C.E.R. 150101 Imballaggi in Carta e Cartone kg. 18890 % 1.51
2. C.E.R. 150102 Imballaggi in Plastica kg. 119665 % 9.59
3. C.E.R. 150106 Imballaggi in Materiali Misti kg. 126465 % 10.14
4. C.E.R. 150107 Imballaggi in Vetro kg. 25860 % 2.07
5. C.E.R. 200102 Vetro kg. 71910 % 5.77
6. C.E.R. 20108 Rifiuti Biodegradabili di Cucine e Mense (Umido) kg. 382500 % 30.67
7. C.E.R. 200307 Rifiuti Ingombranti kg. 70730 %5.67
8. C.E.R. 200301 Rifiuti Urbani non differenziati kg. 431260 %34.58
Inoltre, anche se in regione Campania ad aggi, non vige un ordinamento giuridico preciso in merito alle disposizioni di legge da seguire, (si ricorda che è in fase di approvazione da parte della Regione Campania la legge Regionale che disciplinerà il comparto della gestione dei rifiuti da parte dei comuni), il Comune di Pietramelara a seguito della tenacia dei suoi amministratori sempre attenti al problema rifiuti, ha negli anni attuato una politica sempre tesa al miglioramento del servizio da offere alla cittadinanza, tenacia questa, che ad oggi grazie anche alla professionalità e competenza della società SOR. ECO Ambiente e Vita di Casapulla e grazie siprattutto all’impegno dei cittadini e degli operatori ecologici impiegati sul territorio comunale nel seguire le regole inerenti al calendario di raccolta ha permesso all’Ente oltre che ha raggiungere il 66% di raccolta differenziata anche di accedere a seguito di un progetto redatto con professionalità dai tecnici comunali con l’aiuto di professionisti esterni presentato alla Provincia di Caserta a seguito di bando Provinciale ad un finanziamento di euro 12.500 propio teso ad incrementare e migliorare le attività di raccolta differenziata (compostaggio domenstico, progetti per le scuole ecc).
A seguito di questo finanziamento il Comune di Pietramelara, si pone come obboiettivo futuro il dimenzionamento del quantitativo di umido prodotto e raccolto incentivando e coinvolgedo la cittadinanza all’autocompiostaggio domestico, ottemperando così ad ulteriore risparmio economico diretto sia per le famglie che per il Comune stesso, che si troverebbe, a smaltire e di conseguenza a pagare di meno costi di smaltimento, per minori quantitativi di umido conferiti presso gli impianti.