Questa mattina si è festeggiata l’acquisizione del Real Sito di Carditello da parte del Ministero

Questa mattina si è festeggiata l’acquisizione del Real Sito di Carditello da parte del Ministero
SAN TAMMARO – Una buona notizia, non solo per la provincia di Caserta e la Regione Campania, ma anche per l’intera Nazione. Dopo una serie infinita di problemi (vari tormenti societari, innumerevoli razzie vandaliche e degrado persistente della struttura n.d.r.), la meravigliosa Reggia di Carditello, sita in San Tammaro (CE), adesso appartiene a tutti gli italiani. La stupenda Versailles agreste dei Borbone, infatti, ora è di proprietà dello Stato. Erano anni che la magnifica residenza settecentesca progettata come reggia di caccia per Carlo di Borbone da Francesco Collecini, braccio destro di Luigi Vanvitelli, e trasformata poi da Ferdinando IV in una villa delle delizie al centro di una tenuta di 2.070 ettari, pareva avviata a diventare un rudere degradato. La Reggia di Carditello diventa finalmente patrimonio dello Stato. Nella mattinata di sabato 11 gennaio si è svolta una festa alla Reggia borbonica. Il ministro dei Beni e delle attività culturali Massimo Bray ha incontrato cittadini, associazioni e istituzioni, mantenendo la promessa di restituire a tutti la tenuta reale ribadita anche in occasione della tragica scomparsa di Tommaso Cestrone, il volontario scomparso nella notte di Natale in seguito a un infarto, che per quasi tre anni si è preso cura del sito borbonico. Una giornata storica in cui si è compiuto un ‘miracolo italiano’ che restituisce a tutti i cittadini un prezioso bene culturale, tesoro d’Italia, patrimonio dell’Umanità: la Reggia di Carditello. Il real sito, se restaurato e valorizzato, può diventare un importante luogo di interesse turistico nazionale, al pari del vicino Palazzo Reale di Caserta.
Andrea De Luca
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