PIGNATARO M. – Giorgio Magliocca, l’ex sindaco di Pignataro Maggiore (in attesa del giudizio d’Appello per concorso esterno in associazione camorristica) tempo fa ha querelato Roberto Saviano e lo ha costretto a chiedergli scusa. Oggi impatta e crolla di fronte al reportage che un giornalista, Salvatore Minieri, pubblicò per la Nuova Gazzetta di Caserta il 16 giugno 2006.
Con sentenza riferita alla causa numero di registro 7351/06, il Giudice Unico, dottoressa Maria Rosaria Pupo, ha rigettato la domanda di risarcimento danni (da 26mila euro), avanzata proprio dall’ex sindaco di Pignataro Maggiore a danno del professionista che, nel suo dettagliato e preciso articolo aveva fatto luce su un particolare incarico (quello per l’arbitrato sulla gestioni rifiuti), conferito ad Angela Del Vecchio, legale di Pignataro Maggiore.
Secondo il cronista, difeso dall’avvocato Luciano Polizzi (del foro di Santa Maria Capua Vetere e studio a Pignataro Maggiore) quell’incarico era stato conferito dal commissario prefettizio Paolino Maddaloni alla Del Vecchio, dando corso a un lavoro di indirizzo che Giorgio Magliocca aveva iniziato prima di essere sfiduciato come sindaco. L’ex primo cittadino pignatarese (il cui nome è finito ancora una volta nelle dichiarazioni di un testimone che ha affermato di conoscere i dettagli del terzo summit tra l’ex sindaco Magliocca e il defunto boss Raffaele Lubrano) si era sentito diffamato dall’articolo di Mineri e, così come fatto dalla stessa Angela Del Vecchio, non aveva perso tempo a querelarlo per diffamazione a mezzo stampa (tanto che la Del Vecchio è stata testimone nel processo intentato da Magliocca e quest’ultimo ha fatto da test a favore dell’avvocato).
La causa in sede penale intentata dalla Del Vecchio si è conclusa con una condanna del cronista a sei mesi in primo grado con sospensione della pena. Ma in sede civile, lo stesso Minieri è stato assolto con una motivazione che conferma i contenuti e la correttezza del suo lavoro di giornalista, soprattutto in merito alla vicenda Magliocca-Del Vecchio. Scrive infatti la dottoressa Maria Rosaria Pupo che “….nell’articolo si riferisce esattamente che la scelta del professionista incaricato dell’arbitrato (Angela Del Vecchio) è stata compiuta dal commissario prefettizio dott. Paolino Maddaloni, a completamento della fase propedeutica compiuta dal sindaco Magliocca”. In pratica, quello che Minieri aveva scritto nel suo articolo, pubblicato su La Nuova Gazzetta di Caserta all’inizio dell’estate 2006, il 16 giugno, per la precisione.
Ma non basta, perché nella sentenza, emessa dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, si legge anche che il giornalista professionista non avrebbe in nessun modo pubblicato elementi “ingiuriosi, diffamatori e non veritieri”, come sosteneva Giorgio Magliocca nella sua denuncia, anzi.”Il rispetto della verità oggettiva – si legge nella sentenza che rigetta la richiesta di risarcimento avanzata dall’ex sindaco Giorgio Magliocca – del principio della continenza formale e sostanziale, del perseguimento dell’interesse dell’opinione pubblica alla conoscenza del fatto oggetto di critica, comportano il rigetto della domanda”.
Insomma, alla luce di documenti oggettivi e dati concreti, restano da capire due cose. In primis, dove Giorgio Magliocca abbia mai riscontrato elementi offensivi o non veritieri negli scritti di Minieri. Giorgio Magliocca è un avvocato, bisogna ricordarlo ai più. Ma non meno importante e interessante è la seconda domanda: come mai Magliocca ha preteso le scuse dal giornalista Saviano che, a detta dell’ex politico, aveva scritto cose “false e imprecise sulla mia persona” e, ora che le cose false e imprecise le ha scritte proprio Magliocca sul conto di un giornalista (Salvatore Minieri) non chiede scusa al professionista?
La sentenza del Giudice: Processo Magliocca (Del Vecchio) – Minieri
C.S.