PIGNATARO M. – È stata una domenica concitata per i solitamente tranquilli militanti e dirigenti del Partito Democratico pignatarese, alle prese con l’iter che dovrebbe portare all’elezione del nuovo segretario di sezione, dopo quasi quattro anni passati senza un rappresentante. Nella riunione dell’altro ieri, presieduta dal commissario nominato dalla federazione provinciale, il sindaco Raimondo Cuccaro, in programma c’era l’individuazione dei papabili candidati alla carica di segretario e delle regole del congresso che dovrebbe avere luogo a breve.
Sul tavolo del commissario locale sarebbero arrivati tre nomi di possibili candidati alla carica di rappresentante del circolo democratico pignatarese. Nel merito, però, la questione si sarebbe concentrata sull’opportunità o meno di far ricoprire tale ruolo a un politico che già ha assunto una carica istituzionale. Secondo alcuni creerebbe una palese incompatibilità tra l’attività del partito e quella dell’Amministrazione comunale che pur all’interno della Giunta comunale vede la presenza di ben tre esponenti del Pd. Secondo l’altra parte, invece, non ci sarebbe alcun problema.
La discussione sul metodo da adottare per la scelta del nuovo segretario, però, sarebbe scivolata su temi di attualità politica e, in particolare, sulla variante al Piano regolatore generale chiesta dalla società di Antonio Pallante per la costruzione di un pastificio industriale in località San Girolamo (sulla strada statale Casilina), su fondi a destinazione agricola. Una delle due componenti si sarebbe detta pronta, dopo la bocciatura in Conferenza dei servizi, a portare la questione nelle sedi opportune. L’altra avrebbe rimarcato la volontà di opporsi alla variante e avrebbe proposto una soluzione alternativa.
In ogni caso, la riunione sarebbe terminata con un nulla di fatto e con il rinvio a nuova data. Intanto, già domenica sera c’è stato un approccio tra qualche esponente democratico e un capogruppo di opposizione consiliare: non sappiamo se davanti a un piatto di pasta.
Red. pol.