PIGNATARO M. – Nel corso del procedimento con rito abbreviato, in svolgimento davanti al Giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Napoli, dottor Tommaso Miranda, questa mattina (29 gennaio) sono arrivate le richieste della pubblica accusa. Nell’udienza odierna, infatti, al termine di una lunga requisitoria, il pm della Direzione distrettuale antimafia, il dottor Luigi Landolfi, ha chiesto la condanna per quattro dei sei imputati che hanno scelto il rito alternativo.
L’accusa ritiene provate le accuse per i due figli di Dante Passarelli – l’imprenditore dello zucchero ritenuto vicino al clan dei Casalesi -, Franco e Biagio. Per loro una richiesta di nove anni di reclusione, sei anni per la moglie di Franco, Susanna Cantelli, e per Giuseppe Errico. Chiesta, invece, l’assoluzione per Pietro Pellegrino e Antonio Esposito. Tutti sono accusati di aver riciclato i soldi del clan dei Casalesi attraverso società come la “Commerciale Europa spa”, proprietaria del cosiddetto zuccherificio “Kerò” in via del Conte a Pignataro Maggiore, e l’Ipam. Il sostituto procuratore dell’antimafia ha chiesto anche la confisca dei beni attualmente posti sotto sequestro giudiziario. Il 12 marzo ci saranno le conclusioni del collegio difensivo e probabilmente la sentenza.
Red. cro.