CALVI R. – Finalmente i cittadini caleni potranno beneficiare del rimborso della quota di depurazione pagata sulle acque reflue. Infatti, dal verbale di deliberazione della Giunta Comunale, numero 13 del 16 gennaio 2014, avente per oggetto “Direttive in ordine alla restituzione agli utenti della quota di tariffa riferita al servizio di depurazione, a seguito della Sentenza n.335/2008 della Corte Costituzionale”, si evidenzia che gli utenti, che presentano istanza di rimborso, hanno diritto alla restituzione di quanto illegittimamente pagato, comprensivo degli interessi. Il diritto relativo alla restituzione si prescrive in cinque anni, ex art 2948 c.c., così come confermato dall’art. 7 del decreto Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare del 30 settembre 2009, che prevede appunto il termine quinquennale per la restituzione di quanto dovuto, decorrente dal 1 ottobre 2009.
Si è quindi concretizzato quanto più volte ribadito dai Consiglieri Marrocco Giovanni e Cipro Nicola che, con interrogazioni e comunicati, chiedevano, già da tempo, chiarimenti sul numero degli impianti di depurazione presenti sul territorio comunale di Calvi Risorta e sulla loro funzionalità. Gli stessi essendo a conoscenza dell’esistenza di impianti inattivi si prodigavano nel tutelare quella parte di cittadini che, non beneficiando del servizio di depurazione, doveva essere esonerata dal pagamento del servizio non ricevuto.
Tuttavia, nonostante i risvolti positivi della questione, i Consiglieri dichiarano amareggiati: “quello delle acque reflue è un problema che sussiste da sempre, e solo oggi, purtroppo, se ne prende atto. Ciò ha comportato una inutile perdita di tempo e il ricorso ad un aggravio di spesa che va a colpire le casse del Comune, ovviamente a rimetterci sono sempre loro: i cittadini. In effetti”, continuano Marrocco e Cipro, “con un minimo di impegno in più si poteva ovviare tempestivamente al problema evitando sprechi inutili”.
Ma si sa, per tenere più viva la memoria degli elettori, alcune decisioni, soprattutto quelle di natura economica, è più conveniente prenderle a pochi mesi dalle votazioni amministrative!
Luciana Antinolfi