Cava Fabbressa: ieri pomeriggio il presidio del “Comitato per l’Agro Caleno: No Centrale a Biomasse”

Cava Fabbressa: ieri pomeriggio il presidio del “Comitato per l’Agro Caleno: No Centrale a Biomasse”

CALVI R. – Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa ricevuto dal “Comitato per l’Agro Caleno: No centrale a Biomasse”.

Si è svolto ieri il presidio, annunciato da diversi giorni, del “Comitato per l’Agro Caleno: No centrale a Biomasse” presso la Cava Fabbressa, tra i comuni di Sparanise e Calvi Risorta. Il sito in questione è salito agli onori delle cronache per essere stato gestito, nel corso degli anni, in maniera poco chiara (la società che vi operava risulta colpita da interdittiva antimafia fin dal 2009) nella evidente e sospetta ‘distrazione’ da parte di amministratori ed istituzioni preposte al controllo.  Gli stessi ‘poco informati’ amministratori che blaterano di Centrali a Biomasse come risposta al problema occupazionale e che ritengono che qualche neoplasia in più sia il giusto prezzo da pagare per un presunto sviluppo del territorio.

I comitati, al contrario, hanno recentemente pubblicato un video che ritrae un camion mentre sversa materiali non identificati nei pressi della cava, in pieno giorno nell’indifferenza di molti ma non degli abitanti dell’Agro Caleno, decisi a non subire più passivamente le continue vessazioni di un sistema di speculazione che ha devastato il territorio ed attentato alla salute di tutti. Ancora una volta, le comunità hanno dimostrato di essere le sole in grado di difendere il territorio dai continui attacchi.

Con l’iniziativa di ieri si è inteso chiedere risposte chiare su ciò che è avvenuto alla Cava Fabbressa e su quello che quotidianamente avviene nell’Agro Caleno, dove insistono numerosi siti notoriamente inquinati e dove la campagna rigogliosa e fertile di un tempo è stata trasformata in terra di nessuno, abbandonata alla piena disponibilità di personaggi che disprezzano la vita persino dei proprio stessi figli.

Solo le comunità difendono le comunità e, nell’attesa che le istituzioni riescano a trovare il coraggio di metterci la faccia ed assumersi qualche responsabilità, rilanciamo il nostro percorso di mobilitazione e di lotta, annunciando un calendario di nuove iniziative che renderemo pubbliche a breve e che ci condurranno ad una più grande manifestazione che chiederà la cancellazione della Centrale a Biomasse e la bonifica della ex-Pozzi con la sua conseguente restituzione alla collettività.

Comitato per l’Agro Caleno: No centrale a biomasse

C. s.

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