VITULAZIO – Ventidue anni e la voglia di far ripartire un partito che in provincia di Caserta e a livello nazionale si presenta rinnovato almeno nei volti. Così Francesco Di Gaetano, nuovo punto di riferimento dei democratici vitulatini, si lancia nell’arena politica senza però dimenticare chi lo ha preceduto: “Ringrazio Gianni Criscione, per il lavoro svolto negli ultimi anni come segretario del nostro circolo per le battaglia che ha portato avanti, le sue denunce e l’impegno che ha rivolto al nostro partito. Grazie, a nome di tutte le persone libere e oneste di questo paese”. E proprio da quel corso politico che Di Gaetano vuole partire, intrecciando obiettivi politici che si nutrono della sua passione giovanile:”Mi sono impegnato perché la politica è la mia passione. Ho accettato questa sfida perché a me questo stato di cose non piace e voglio contribuire a cambiarlo. Offrire una speranza ai giovani di questo paese, a quelli che verranno, una realtà migliore per i nostri nonni. Una Vitulazio a misura di bambino e delle donne che sappia coniugare le tradizioni e le usanze di un tempo con l’innovazione e lo sviluppo tecnologico. Vede, in ognuno di noi esiste un obbligo morale, un obbligo che ci deve spingere tutti i giorni a opporci alle ingiustizie, quando assistiamo a un sopruso, a un diritto non riconosciuto. La presenza attenta critica di noi giovani deve essere una garanzia per il futuro. Il PD di Vitulazio farà sicuramente la sua parte”.
Ma partiamo dalla politica nazionale, cosa pensa di questa nuova era “renziana” nel partito a livello nazionale?
“Spero sia salutare non solo per il Pd ma per l’Italia Intera. La sua era una vittoria già annunciata ma ciò che risalta agli occhi dei più è la percentuale bulgara che ha decretato la sua vittoria. Ha saputo risvegliare l’animo critico nelle persone, stufe da decenni di impasse politica, inciuci, compromessi. Ora deve mettersi dietro una scrivania e lavorare perché finora è stato una star, ha un duro lavoro da fare: creare le istituzioni della III Repubblica sfidando se ce ne sarà bisogno anche l’impopolarità”.
E in provincia di Caserta, come si è presentata la nuova segreteria Vitale?
“Più che come si è presentata è come mi aspetto che sia. Età anagrafica e appellativo di “sindaco anticamorra” di Parete sono già due ingredienti importanti per il cambiamento. Ha ereditato un partito in macerie da un susseguirsi di sconfitte in Terra di Lavoro. Spero non diventi il segretario delle correnti e dei capibastone. Desidererei scelte più nette su determinati argomenti e dura opposizione in consiglio provinciale. Mi auguro non prevalga la logica delle convenienze a favore dei soliti pochi e noti”.
In vista delle elezioni comunali cosa farà il PD?
“Noi vogliamo il cambiamento! Metteremo a disposizione del nostro paese un progetto politico credibile, convincente, che sappia riconoscere i bisogni della gente e contestualmente metta in atto proposte che vanno in senso opposto a quelle che ci sono state finora. Al centro Ambiente e cultura! Penso a una gestione dei rifiuti che ci porti in 4 anni al 70 % di raccolta differenziata, cementificazione zero, recupero e riqualificazione delle aree dismesse, riqualificazione del centro storico, efficienza energetica, mensa biologica, car-sharing, car-pooling, piedi bus, riqualificazione del polo scolastico, attivazione biblioteca comunale, ecc. In merito a questi punti chiave abbiamo già constatato non solo la partecipazione di tante persone ai nostri incontri ma anche un cenno positivo dal neo movimento “VItulaeRes”. La politica che piace a noi è di visione, progettualità, non quella dell’opportunismo e del clientelismo”.
Siete pronti a un’alleanza con chiunque o escluderete qualcuno?
“Faremo accordi con le forze politiche che vogliono il cambiamento, da ciò si desume subito chi saranno gli esclusi. Questa banda di scapestrati che ci ha governato nell’ultimo decennio (prima insieme e poi divisi) si è garantita tutto, hanno giocato con il nostro futuro come fossero al casinò, costringendo un’intera generazione al rischia tutto, ergo bussare alla loro porta per qualche favore. I dibattiti politici (per così dire) vitulatini sono sempre incentrati su nomi, intese, apparentamenti. Noi metteremo al centro le idee, i programmi, la speranza, il futuro. Si parte da questo presupposto e si procede con la scelta delle persone ritenute più idonee. Vogliamo un consiglio comunale lungimirante e non dei consiglieri “robot” che vengono eletti e non sanno che “pesci prendere”. Di persone in Consiglio che alzano la mano per obbedire al loro capo-popolo non ne abbiamo bisogno. Servono le idee”.
La questione legalità negli ultimi anni sembra sparita dall’agenda politica vitulatina, secondo lei non ci sono problemi in tal senso?
“Mi dica Lei se un’amministrazione sorretta da una persona plurindagata possa mai affrontare la questione legalità. Certo che no! Mi dica Lei se un’amministrazione con decine di avvisi di garanzia possa interessarsi della legalità. Il nostro investimento per combattere l’illegalità sarà la cultura, con progetti che puntano a incidere in maniera significativa sulla nostra comunità partendo dai più piccoli, dalle scuole; le politiche sociali, opportunità per i più deboli e più poveri: legalità è uguaglianza”.
Ha notato che una parte dei media locali sta incensando personaggi poco raccomandabili e, parallelamente, si finanzia con società in odore di camorra. Che ne pensa?
“Mi auguro di no. Ho sempre inteso il giornalismo come “cane da guardia” delle istituzioni politiche e portavoce dei cittadini, forti del loro consenso sull’opinione pubblica nel denunciare eventuali “macchinazioni” nella res publica. Qualora dovessi constatare che personaggi poco raccomandabili in odor di camorra finanzino qualche media locale ne farò subito denuncia. È questo il mio impegno”.
Red. pol.