CALVI R. – Cales. Un’area archeologica da riscoprire, scritto da Concetta Bonacci, laureata, presso la Facoltà di Lettere e Filosofia della Seconda Università di Napoli, in Conservazione dei Beni Culturali, rappresenta un prezioso contributo nel far conoscere la storia dell’antica Cales, oggi Calvi Risorta, suo paese di origine.
L‘opera fornisce una ricostruzione storica e archeologica, quasi completa, dell’antica città di Cales, situata sulla via Casilina, a pochi chilometri da Capua. Straordinario luogo di memorie archeologiche, magica e strategica dimora di artisti, poeti e personaggi storici, resta una testimonianza unica in Terra di Lavoro. Una città maestosa, che contava oltre 20 mila famiglie e una popolazione di circa 65 mila abitanti. Una città antica da riscoprire che, purtroppo, oggi versa in uno stato di abbandono e di degrado.
Nella prima parte, il libro tratta dello sviluppo dell’abitato di Cales e del suo territorio nell’età preromana e romana, con la descrizione “diacronica e spaziale, documentativa e interpretativa dei suoi elementi costitutivi, quali le fortificazioni, gli edifici pubblici, culturali, privati ed artigianali”, mentre nella seconda parte l’autrice denuncia la mancanza di misure di conservazione, restauro e manutenzione dei monumenti ancora esistenti.
Un’antitesi tra passato e presente, una speranza per il futuro!
Con profondo rammarico trapela il disinteresse delle amministrazioni comunali, che si sono succedute negli anni, nella tutela dell’area archeologica di Calvi Risorta, oggi più che mai è abbandonata a sé stessa, invasa da rovi e sterpaglie, ricettacolo di rifiuti, anche tossici, oggetto di escavazioni clandestine.
Per poter costruire una memoria storica e archeologica di Cales, fruire e valorizzare l’immenso patrimonio culturale, l’autrice, auspica l’ampliamento della carta archeologica con la realizzazione di un parco archeologico, di un museo o di una mostra permanente, attraverso i quali incrementare i servizi aggiuntivi, per un futuro sviluppo sociale economico e turistico.
Ciò è possibile soltanto con la presa di coscienza della sua validità e pregnanza storica e archeologica da parte di enti che dovrebbero provvedere alla sua tutela, conservazione, manutenzione e restauro, e attraverso la realizzazione di un progetto condiviso da Soprintendenza archeologica, dal Comune di Calvi Risorta, dalle Associazioni e dagli enti territoriali preposti a tale funzioni.
Un vero capolavoro di cultura, quindi, il libro scritto da Concetta Bonacci, un libro facile da leggere e ricco di notizie, di significati e di speranza.
L’Associazione Demetra di Calvi Risorta, a marzo, curerà la presentazione ufficiale dell’opera che, già da adesso, è possibile acquistare in cartolibreria oppure su internet.
Luciana Antinolfi