PASTORANO – La lettera di Giorgio Natale che ringrazia il vice sindaco di Pastorano, Vincenzo Russo:
Gentile redazione,
vorrei, pubblicamente, ringraziare il Vice Sindaco di Pastorano rag. Vincenzo Russo, per il pronto invio di 4 copie del calendario 2014, pubblicato dall’amministrazione comunale. Domani mattina sarà mostrato ad alcune classi della scuola primaria statale del centro storico di Brescia, ad altissima densità di alunni non italofoni, congruentemente con le attività che le maestre stanno svolgendo; nella speranza che i nuovi italiani possono avere un quadro più completo della nazione nella quale vivono anche attraverso le immagini della vita, del lavoro, dei costumi e delle abitudini, di decenni fa, della nostra amatissima e mai dimenticata parte d’Italia. Le foto e i volti mi hanno ricordato l’infanzia (quasi) spensierata e le mie radici. Mia nonna materna, zi’ Gesummina -Gelsomina Testa-, abitava a Pantuliano, nell’omonimo vico assieme ai fratelli zi’ Minicuccio, zi’ Raffele e zi’ Francisch’. Un’altra sorella era sposata a Sorbello di Sessa, da dove proveniva la bisnonna, mentre un’altra, Giovannina, nel ‘43 morì sulla collina, mentre scappava a Giano Vetusto, mitragliata da un aereo inglese. Mia nonna diceva”… A povera sora mja l’avettam’ purtà ‘o campusant cu’ bajard, doie part’, una ‘ncopp’ e ‘n’ata sotto; l’ pallottol’ l’evan spezzata a mmetà. LLà i surdat cià facetten’ lassà. Nuje c’annascunnerem, jssi je vutteren’ ‘ncopp a benzina e ‘a ppiccern…”. Poco dopo morì anche il figlio di ze’ Gjuannina, Peppeniello, sempre verso la Santella di Giano. Stava pascolando le pecore e fu dilaniato da un proiettile di cannone inesploso. Siccome col Vice Sindaco Enzo, telefonicamente, convenimmo sul recupero e sulla trasmissione della maggior parte di memoria possibile, ho voluto ricordare queste due morti, anche nella speranza che qualche testimone dell’epoca, possa integrare e/o correggere i miei ricordi di bambino e chissà, possano essere spunto o tema per un prossimo calendario: Quanti concittadini sanno del bombardamento alleato di Pastorano? Voglio anche aggiungere che con piacevole sorpresa ho rivisto, sulla pagina di settembre, il simpaticissimo e solare Carminuccio Insidioso (non ricordavo il cognome), emigrato più di mezzo secolo fa in Australia, ritratto assieme al gentilissimo fratello Vincenzo. Avevano una delle poche moto circolanti, all’epoca. Gli altri fratelli erano Sinella o Sinetta (mai saputo il nome intero), emigrata per prima in Australia, Salvatore e Crescenzo: Il padre era zi’ Gennaro-vedovo- che nell’eloquio infilava spesso espressioni “in pulito”, abitavano e lavoravano ‘ntò centimmulo (proprio di fronte a mia nonna) e non erano originari di Pantuliano ma “vascisi”. Se la memoria e la palma non m’ingannano, la foto dev’essere stata scattata sull’aia, cu’ ‘a meta,di fronte al fico nero-culumbro- nell’orto di zi’ Tore Valle, dietro il bar, lato est della piazza Testa Giuseppe. Infatti la didascalia nomina la ragazza al centro delle tre come Angelina Valle. Suo fratello Andrea era emigrato in Belgio, mi pare come minatore, ai tempi degli accordi “braccia per avere carbone”. Morì a Bologna, prossimo alla pensione, nel treno, mentre rientrava in Belgio dopo le vacanze; la moglie vive a Pignataro. Le altre due ragazze non riesco a collegarle a miei vissuti. Anche in altre foto ho ritrovato volti di persone conosciute e situazioni care che, ahimè, m’hanno riportato a riflettere sul tempo che passa; però il piacere di consolidare la mia identità ha bilanciato il dispiacere del tempo perduto e m’è stato “dolce annegare nel mar” della contiguità, della similarità e dei contrasti. Se la pubblicazione voleva, attraverso le funzioni evocative delle immagini svegliare ricordi , suscitare emozioni, con me lo scopo è stato perfettamente raggiunto e, se può interessarVi un mio giudizio, il calendario è valido anche per la veste grafica. Non vorrei fare la figura di quello che vuol portare la serenata ai suonatori, però, da utente e fruitore finale del pregevole calendario 2014, nonché, men che meno, modesto ex operatore del servizio educativo e didattico statale, mi permetto di suggerire, per la prossima edizione, di aggiungere qualche dato in più alle didascalie. Tali notizie serviranno alle prossime generazione per avere un quadro più completo del tessuto sociale, della vita quotidiana, ad intrecciare e collegare storie di vita dei propri avi, altrimenti, di fronte a facce e scene che noi teniamo nel bagaglio esperenziale, loro si troverebbero come ci troveremmo noi davanti ai volti del pur pregevole archivio Alinari.
Di nuovo un grazie sentito ed un cordiale abbraccio ad Enzo, u figlj ro’ prufessor Russ’; ‘u frat’ piccul’ ‘e AngelaRosa e Mimmuccio (…) che abitavano ‘ncopp ‘o curtiglio ra nonna mja.
Distinti saluti
Il presidente di Storia Memoria Identità
Giorgio Natale
Brescia