PASTORANO – Scoppia il caso “Egea Service Spa” anche a Pastorano. Il giudice del Tribunale di Napoli (Sezione specializzata in materia di impresa), dottoressa Ubalda Macrì, infatti, con decisione depositata in cancelleria il 13 dicembre2013, haautorizzato – su richiesta del curatore fallimentare di “Egea Service Spa” – il sequestro conservativo su tutti i beni dell’ex sindaco pastoranese Toni Bonaccio (all’anagrafe Antonio Bonaccio) fino alla somma di 2 milioni e 180.000 Euro.
Come per l’autorizzazione al sequestro conservativo su tutti i beni fino alla somma di 4 milioni e 700.000 acarico dell’ex sindaco cosentiniano di Sparanise, Antonio Merola (di cui abbiamo già scritto su “Pignataro Maggiore News” in data 12 febbraio 2014), non sappiamo che cosa sia successo da quel 13 dicembre 2013, ma siamo sicuri che il dottor Toni Bonaccio vorrà informare l’opinione pubblica locale con apposito comunicato o con una conferenza stampa sugli sviluppi della vicenda (eventuali notifiche, sequestri effettuati, ricorsi, impugnazioni, annullamenti, revoche, appelli e quant’altro previsto dalle leggi vigenti), in modo da fare chiarezza completa. Tanto più che l’ex sindaco di Pastorano fu eletto con uno schieramento che si autodefiniva “Porte aperte”, volendo alludere alla trasparenza e alla correttezza amministrativa. Come è noto, Toni Bonaccio è stato membro del consiglio d’amministrazione di “Egea Service Spa”(la famigerata ex Ecoquattro, braccio operativo dell’altrettanto famigerato Consorzio CE4 per la raccolta dei rifiuti) dal 18 agosto 2005 al 27 giugno 2006.
La decisione della magistratura riguardante Toni Bonaccio – rientrante nella fattispecie cautelare “ante causam” – è stata adottata a norma dell’articolo 671 del Codice di procedura civile, che recita: “Il giudice, su istanza del creditore che ha fondato timore di perdere la garanzia del proprio credito, può autorizzare il sequestro conservativo di beni mobili o immobili del debitore o delle somme e cose a lui dovute, nei limiti in cui la legge ne permette il pignoramento”.
Siamo, come si è detto, in una fase cautelare. Ogni verdetto definitivo sui vari gradi di responsabilità (di Bonaccio, di Merola e di altri) è ovviamente demandato al giudizio di merito. Intanto, con ricorso del 21 agosto 2013 – in gran parte accolto dal giudice con provvedimento depositato, come si è già riferito, il 13 dicembre 2013 –, il curatore fallimentare di “Egea Service Spa” ha chiesto sequestri conservativi fino alla somma di oltre 28 milioni di Euro “o della diversa somma (anche maggiore) risultante in corso di causa, oltre rivalutazione ed interessi”.
Rassegna stampa
articolo di Rosa Parchi
da pignataronews.myblog.it