PIGNATARO M. – In questi giorni stanno arrivando le notifiche di pagamento della Tares per i commercianti di Pignataro Maggiore, i quali stanno mostrando di non gradire la rimodulazione delle aliquote. A loro dire, infatti, ci sarebbero stati degli aumenti spropositati. Il Consiglio comunale, nella seduta dello scorso mese di novembre, aveva fissato in 11 euro al metro quadro la quota della Tares per negozianti e artigiani. Quota superiore a quella dei professionisti, i quali dovranno corrispondere per i loro studi 10,96 euro al metro quadro.
In quella sede era stato stabilito, per incoraggiare la localizzazione di nuove attività produttive, la riduzione della tassa su rifiuti in zona ASI, con il pagamento di 21 euro a metro quadro (due euro in meno rispetto alla precedente aliquota). I canoni domestici erano stati fissati in base al numero dei membri del nucleo familiare: da circa 330 euro a circa 400 euro per100 metri quadrati.
L’arrivo delle bollette ha suscitato la reazione degli esercenti che hanno manifestato tutta la propria disapprovazione sui social network. Già si starebbe organizzando un’assemblea che dovrebbe svolgersi verosimilmente intorno al 20 febbraio nell’aula magna del plesso scolastico “Giovanni Bosco”, anche se non è arrivata ancora alcuna conferma. L’obiettivo sarebbe quello di chiedere all’Amministrazione comunale di rivedere verso il basso le aliquote.
Red. cro.