Dopo la città di Benevento, visitata sabato scorso, arriva una nuova “spasseggiata fantasiologica” ideata da Massimo Gerardo Carrese, studioso di Storie e caratteristiche della fantasia (fantasiologo) che, insieme agli alunni del Corso di Fantasia dell’I. C. “F. De Sanctis” di Cervinara, Avellino, visiterà il borgo di Sant’Agata De’ Goti. Massimo Gerardo Carrese è uno studioso della fantasia, della sua storia, caratteristiche, meccanismi, bizzarrie e contraddizioni, nelle discipline umanistiche, scientifiche, ludiche e artistiche nonché nella dimensione quotidiana e irreale. Autore di varie pubblicazioni sul tema, è poeta onomaturgo, musicista, enigmista e cultore dell’Oplepo, è membro della Società Dante Alighieri e della International Lexical-Functional Grammar Association. Attualmente è impegnato all’università Federico II e in scuole di ogni ordine e grado nel territorio campano con i suoi corsi sulla fantasia (dette lezioni fantasiologiche, perché interdisciplinari) dove propone anche delle “spasseggiate fantasiologiche” a fine percorso. Che cos’è una “spasseggiata fantasiologica”? È certamente una passeggiata come tutte le altre vissuta però con una intensità fantasiologica. “Lo spasseggio – scrive Carrese sul sito www.fantasiologo.com – è per noi uno stimolo fantasiologico, che coinvolge cioè ogni dimensione della fantasia, intesa come importante momento ludico e di evasione dal circostante e, soprattutto, come realtà che l’essere umano crea e in cui vive e si definisce. Una spasseggiata fantasiologica, continua Carrese, vuol dire passeggiare fisicamente e mentalmente, osservare e sentire un luogo, essere osservati e sentiti da un luogo, osservarci e sentirci in un luogo.” “Spasseggiata” è parola esistente da secoli nella lingua italiana e in essa si avverte la parola “spasso”. Le “spasseggiate fantasiologiche”, nate nel 2007 (ma allora erano chiamate solo “passeggiate” o “incontri fantasiologici”), sono di natura formativa, ludica, didattica ed esperienziale. Avviene in città e in paesi, in campagne e in zone industriali, nei boschi e lungo i mari. Durante una “spasseggiata fantasiologica”, scrive lo studioso,
osserviamo i monumenti storici e i momenti presenti
parliamo con le persone e conosciamo le loro tradizioni e superstizioni
guardiamo le strade
le forme delle buche
gli alberi, il pavimento stradale, i tetti
le nuove costruzioni
le antiche abitazioni
le case disabitate
guardiamo le nuvole e chiudiamo gli occhi
sentiamo i suoni della lingua locale
cerchiamo i cartelloni pubblicitari e guardiamo i lampioni
ascoltiamo i rumori e i silenzi di un posto
cerchiamo l’artista, il musicista, il creativo
cerchiamo un pagliaccio
un elefante
un fiore
un’altalena
una rondella
una pianta
un manifesto funebre
un cane
un gatto
un gioco tradizionale
un fiocco nascita
entriamo nei musei, nei teatri, nelle biblioteche
nelle chiese, nelle botteghe, nelle case
ci distendiamo all’aria aperta
cerchiamo una fontana con i pesci
un luogo di arrivi e partenze
del vino
del cibo
cerchiamo professioni quasi scomparse
e ispirati dai luoghi pensiamo ai numeri e giochiamo con le parole…
una spasseggiata fantasiologica è un elogio della fantasia
è un’esperienza nella fantasia”
Questo è un elenco inevitabilmente incompleto perché ogni spasseggiata è sempre diversa dalle altre. L’appuntamento di sabato prossimo è riservato alla scuola “De Sanctis” di Cervinara che spasseggerà per il borgo di Sant’Agata De’ Goti dalle 10 alle 13 ma è in lavorazione il calendario delle prossime uscite. Se qualcuno è interessato a proporne una può farlo scrivendo all’indirizzo fantasiologo@fantasiologo.com Per maggiori informazioni www.fantasiologo.com