Scrivi al Direttore, un lettore: pubblica insicurezza, un segnale stradale è stato coperto da uno specchio privato

Scrivi al Direttore, un lettore: pubblica insicurezza, un segnale stradale è stato coperto da uno specchio privato

VITULAZIO – Un lettore ci segnala una vera e propria infrazione commessa da un privato che ha occultato un segnale stradale importantissimo:

Chissà quanto avrà speso il proprietario della bella villetta di fronte per innalzare quello specchio curvo che permette di vedere chi viene da sinistra senza uscire dalla stradina della sua villetta… chissà se qualche vigile dormiglione si accorgerà mai di una così grave infrazione…
Giorni fa mi trovavo a venire da Vitulazio verso Bellona ed arrivato nei pressi del Molino Mozzillo, mi accorgo che è stato tolto quel bel segnale gigante di “STOP A 200 m” che era molto utile. Rallento istintivamente e mi accorgo che il segnale non è stato tolto, ma ora è letteralmente coperto da uno specchio privato, di una abitazione privata che può così guardare comodamente chi viene dalla sua sinistra, salvando se stesso da un eventuale incidente ma allo stesso tempo mettendo a repentaglio la sicurezza di tutti i viaggiatori che dal Molino vanno verso Bellona (cioè chiunque passi in quella strada!).
E’ un atto davvero di maleducazione, che va contro le leggi della strada (segnali a distanza di 10 metri minimo) ed è infine un vero e proprio crimine contro chiunque passi di lì. Voglio sperare che non ci sia mai un incidente, altrimenti ne pagherà le conseguenze anche il proprietario dello specchio curvo e soprattutto chi gli ha dato l’autorizzazione, chi ha firmato la richiesta per impiantare quell’obbrobrio a un metro dal segnale stradale!
Infine sono sceso dall’auto ed ho fatto delle foto (che vi invio in allegato) per testimoniare l’effettiva copertura del segnale, ma con grande stupore mi sono accorto che proprio accanto c’è uno striscione pubblicitario di una attività! Insomma quel segnale così utile è stato oscurato e mimetizzato per l’insicurezza di automobilisti e pedoni!
Commenta con Facebook