La nuova Ucraina muove i primi passi nel dopo-Yanukovich, in un clima di grande tensione anche per la comparsa dei blindati russi nelle strade di Sebastopoli, la città della Crimea che ospita la flotta di Mosca nel Mar Nero. La notizia, rilanciata da siti russi e locali, ha suscitato allarme, anche perche’ poche ore prima il presidente del Parlamento e Capo dello Stato ad interim, Oleksander Turchinov, aveva lanciato l’allarme sui “pericolosi segnali di separatismo” emersi in alcune aree della repubblica ex sovietica. I carri armati starebbero presidiando il quartier generale della base navale russa. Il leader dell’estrema destra russa Oleg Tagnibok aveva preannunciato l’arrivo alla base navale dell nave russa Nikolai Filchenkov, con a bordo 200 soldati.
Il porto ucraino di Sebastopoli, nella penisola di Crimea, è strategico per la Russia, e questa non e’ una notizia. Ma e’ diventato ancora piu’ strategico, di importanza cruciale, dal marzo del 2011, quando esplose il conflitto siriano. E da li’, infatti, che Mosca coordina lo sforzo militare in Siria, e i movimenti nella sua base navale di Tartus e nel porto di Latakia, entrambi nel paese mediorientale.Ed e’ il porto di Sebastopoli, sede della flotta russa del Mar Nero e diviso a meta’ con le navi da guerra di Kiev (eredità dell’Urss), che assicura ai russi, attraverso il passaggio dagli stretti del Bosforo e dei Dardanelli, uno sbocco nel mare caldo del Mediterraneo e nell’Oceano indiano in inverno, quando le acque nei porti del Baltico e del Mar Bianco congelano. La prevista formazione del nuovo governo transitorio e’ stata rinviata a giovedi’ un supplemento di consultazioni. Intanto, pero’, il Parlamento ucraino ha approvato una mozione per chiedere al Tribunale penale internazionale all’Aja di processare Viktor Yanukovich per crimini contro l’umanita’, una volta che il deposto presidente filo-russo verra’ catturato. Con lui dovranno essere giudicati anche l’ex ministro dell’Interno, Vitaly Zakharchenko, e l’ex procuratore generale di Kiev, Viktor Pshonka.
La Rada suprema, come e’ chiamato il Parlamento, ha anche fatto rimuovere la stella sovietica che da decenni adornava una guglia del palazzo. Intanto l’ex capo di gabinetto di Yanukovich, Andriy Kliyuev, ha denunciato di esser stato rapinato dell’auto e ferito a una gamba da un gruppo di 20 persone. Sul fronte politico, l’ex campione del mondo di pugilato Vitaly Klitschko ha ufficializzato la volonta’ di candidarsi alle presidenziali anticipate del 25 maggio, data in cui e’ stato annunciato che si terranno anche le elezioni comunali. Da Mosca, il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, ha messo in guardia sulla pericolosita’ del tentativo di costringere l’Ucraina a scegliere da quale parte stare, se con l’Occidente o con Mosca. “E’ pericoloso e controproducente”, ha avvertito. Una delegazione di senatori russi domani sara’ in Crimea. Il Cremlino ha inoltre denunciato la decisione di convocare per il maggio elezioni presidenziali anticipate, definendola una violazione dell’accordo tra le forze di opposizione e Yanukovich che prevedeva prima la riforma della Costituzione. Dalle statue di Lenin, alla stella d’oro: l’Ucraina del dopo-Yanukovich cancella le tracce del passato sovietico. Ma il Parlamento di Kiev ha rimosso la stella d’oro a cinque punte dalla guglia del palazzo, nel centro della capitale. Lo ha annunciato lo stesso Tyahnibok, in un video pubblicato su YouTube, in cui e’ mostrata la rimozione della stella dal pennone della bandiera ucraina.
Nelle proteste degli ultimi mesi, che hanno portato alla deposizione del presidente filo-russo, Viktor Yanukovich, numerose statue di Lenin sono state abbattute e danneggiate dai manifestanti. L’Alto rappresentante per la politica estera dell’Ue, Catherine Ashton, ha ribadito in una conferenza stampa a Kiev che i Ventotto vogliono preservare l’integrita’ territoriale ucraina. In settimana, poi, l’Ue presentera’ un primo pacchetto di aiuti a breve termine, ha annunciato Elmar Brok, presidente della Commissione Esteri dell’Europarlamento.
L’arcivescovo della Chiesa greco-cattolica Sviatoslav Shevchuk, oggi a Roma, ha lanciato un appello all’Europa che “non deve avere paura degli ucraini respingendoli alle frontiere. Abbiamo bisogno di aiuti economici ma anche di solidarieta’ diplomatica. I nostri giovani stanno costruendo in Ucraina l’Europa”. Anche l’Ucraina ha i suoi desaparecidos, ha inoltre avvertito l’arcivescovo, parlando di tante persone scomparse nel Paese, “rapite dalle forze speciali, i berkut, assoldate dal governo”.
UCRAINA: PORTO SEBASTOPOLI CRUCIALE, DA LI’ MOSCA VA IN SIRIA
Il porto ucraino di Sebastopoli in Crimea e’ strategico per la Russia, e questa non e’ una notizia. Ma e’ diventato ancora piu’ strategico, di importanza cruciale, dal marzo del 2011, quando esplose il conflitto siriano. E da li’, infatti, che Mosca coordina lo sforzo militare in Siria, e i movimenti nella sua base navale di Tartus e nel porto di Latakia, entrambi nel paese mediorientale. Ed e’ il porto di Sebastopoli che assicura ai russi, attraverso il passaggio dagli stretti del Bosforo e dei Dardanelli, uno sbocco nel mare caldo del Mediterraneo e nell’Oceano indiano in inverno, quando le acque nei porti del Baltico e del Mar Bianco congelano. L’accordo in base al quale l’Ucraina concede il porto ai russi scade nel 2017, ma nel 2010 Vladimir Putin e il presidente oggi deposto Viktor Yanukovich firmano un accordo per il prolungamento di venti anni della concessione.
Fonte: affaritaliani.it
Andrea De Luca