SPARANISE – Pesante “scherzo” di Carnevale ai danni dell’ex sindaco di Sparanise, Antonio Merola, che domenica 2 marzo 2014 havisto affisso per le strade della città un gran numero di enormi manifesti anonimi con la sua fotografia e con un testo ripreso integralmente da un articolo pubblicato su “Pignataro Maggiore News”, all’indirizzo Internet http://pignataronews.myblog.it/, in data 12 febbraio 2014. Pubblichiamo a corredo di questa notizia il citato manifesto murale.
L’articolo in questione è quello – a firma di “Rosa Parchi” -, con il titolo: “SPARANISE, BOMBA SULLE ELEZIONI COMUNALI: AUTORIZZATO IL SEQUESTRO CONSERVATIVO SU TUTTI I BENI DI ANTONIO MEROLA FINO ALLA SOMMA DI 4.700.000 EURO – L’EX SINDACO COSENTINIANO FACCIA CHIAREZZA SUGLI EVENTUALI SVILUPPI”, che riportiamo di seguito a beneficio dei nostri lettori: “SPARANISE – Il giudice del Tribunale di Napoli (Sezione specializzata in materia di impresa), dottoressa Ubalda Macrì, con decisione depositata in cancelleria il 13 dicembre2013, haautorizzato – su richiesta del curatore fallimentare di “Egea Service Spa” – il sequestro conservativo su tutti i beni dell’ex sindaco cosentiniano di Sparanise, Antonio Merola, fino alla somma di 4 milioni e 700.000 Euro. Non sappiamo che cosa sia successo da quel 13 dicembre 2013, ma siamo sicuri che il dottor Antonio Merola vorrà informare l’opinione pubblica con apposito comunicato o con una conferenza stampa sugli sviluppi della vicenda (eventuali notifiche, sequestri effettuati, ricorsi, impugnazioni, annullamenti, revoche, appelli e quant’altro previsto dalle norme vigenti), in modo da fare chiarezza in vista della prossima campagna elettorale per le elezioni amministrative. La notizia relativa alla autorizzazione del sequestro conservativo, infatti, è arrivata come una bomba sulle elezioni comunali, mentre si intrecciano le trattative che potrebbero portare Antonio Merola a candidarsi di nuovo a sindaco. Come è noto l’ex sindaco sparanisano è stato presidente del consiglio d’amministrazione di “Egea Service Spa” (la famigerata ex Ecoquattro, braccio operativo dell’altrettanto famigerato Consorzio CE4 per la raccolta dei rifiuti) dal 5 luglio 2005 al 27 luglio 2006.
La decisione della magistratura – rientrante nella fattispecie cautelare “ante causam” – è stata adottata a norma dell’articolo 671 del Codice di procedura civile, che recita: “Il giudice, su istanza del creditore che ha fondato timore di perdere la garanzia del proprio credito, può autorizzare il sequestro conservativo di beni mobili o immobili del debitore o delle somme e cose a lui dovute, nei limiti in cui la legge ne permette il pignoramento”.
Siamo, come si è detto, in una fase cautelare. Ogni verdetto definitivo sui vari gradi di responsabilità (di Merola e di altri) è ovviamente demandato al giudizio di merito. Intanto, con ricorso del 21 agosto 2013 – in gran parte accolto dal giudice con provvedimento depositato, come si è già riferito, il 13 dicembre 2013 –, il curatore fallimentare di “Egea Service Spa” ha chiesto sequestri conservativi fino alla somma di oltre 28 milioni di Euro “o della diversa somma (anche maggiore) risultante in corso di causa, oltre rivalutazione ed interessi”.
I manifesti anonimi hanno suscitato un diffusissimo interesse e sono al centro dei commenti. Ora c’è grande attesa a Sparanise per la reazione di Antonio Merola, mentre i buontemponi sparanisani autori della beffa politico-carnevalesca si stanno divertendo un mondo a spese dell’ex sindaco.
Rassegna stampa
articolo di Rosa Parchi
da pignataronews.myblog.it