A Teano l’8 e 9 marzo, “Prevenzione in rosa”: il 1° screening italiano con visita senologica ecoguidata

A Teano l’8 e 9 marzo, “Prevenzione in rosa”: il 1° screening italiano con visita senologica ecoguidata

TEANO – Un progetto innovativo che pone al centro del percorso le giovani donne. Si terrà a Teano, l’8 e 9 marzo, il primo screening italiano gratuito che prevede visita senologica ecoguidata ed elastosonografia.

L’iniziativa “Prevenzione in rosa” è promossa dall’equipe del dottor Alfredo D’Andrea, consigliere nazionale della Società Italiana di Radiologia Medica e lo staff  del dottor Massimiliano D’Aiuto della Senologia dell’Istituto Pascale di Napoli (già attivo nell’Underforty, primo progetto europeo per la prevenzione, diagnosi e cura del tumore al seno nelle giovani donne).

A coadiuvare l’evento, il gruppo di volontari dell’Underforty coordinati dal signor Pietro Valle.

“Il modello di prevenzione proposto nella due giorni – spiega il dr. Massimiliano D’Aiuto – non si baserà su una specifica metodica diagnostica, ma saràstrutturato intorno alla persona sulla base del rischio individuale, che ciascuna donna ha di sviluppare un tumore al seno”.

A parlarci della preziosa metodica è il dr. Alfredo D’Andrea: “Lo screening – continua – prevede un approccio innovativo sul piano diagnostico e curativo con l’elastosonografia, che risulta essere una nuova tecnica ecografica applicata allo studio dei noduli e basata sempre sull’utilizzo degli ultrasuoni, ma molto più sensibile in quanto è capace di valutare l’elasticità e la consistenza (rigidità) dei noduli della mammella. L’elastosonografia rappresenta, quindi, un nuovo ausilio nella lotta contro il tumore al seno”.

L’esame risulta facilmente eseguibile con tempi di esecuzione brevi. “Tale tecnica – continua D’Andrea – permette, spesso, di ridurre il ricorso a procedure invasive nei casi di noduli della mammella che appaiono dubbi alla mammografia o alla tradizionale ecografi. Inoltre consente di riconoscere come carcinomi alcune lesioni nodulari senza segni caratteristici di malignità all’ecografia standard. Il vantaggio di utilizzare l’elastosonografia nello screening  è  ridurre i falsi positivi e quindi  la richiesta di procedure interventistiche incrementando la specificità. Per tale ragione l’elastosonografia, in particolare quando effettuata su organi superficiali come la mammella, è attualmente considerata una sorta di “palpazione elettronica”.

In questo clima di innovazione, come si colloca la mammografia? “Anche se la mammografia – dice – rappresenta tuttora l’esame di prima scelta per la diagnosi precoce dei carcinomi della mammella in donne asintomatiche a partire dai 40 anni, essa ha tuttavia dei limiti:  la densità radiologica della mammella è la principale causa della ridotta capacità dello screening mammografico nella diagnosi precoce e di cancro-intervallo (cioè quello che compare alcuni mesi dopo una mammografia negativa), di questi ultimi, circa l’80% sono dovuti ai limiti tecnici intrinseci della mammografia. L’accuratezza dell’ecografia mammaria effettuata con tecnica elastosonografica, invece, non risente dell’età e della componente ghiandolare”.

Per prenotare le visite è possibile contattare i seguenti numeri: 0823.875722 – 388.8887226.

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