PIGNATARO M. – Dopo la manifestazione presso Palazzo Scorpio (leggi anche https://www.caleno24ore.it/wordpress/25641/numerosi-i-manifestanti-anti-tares-ma-non-si-terra-nessun-consiglio-comunale-aperto.html), si è svolta nel pomeriggio di oggi l’assemblea pubblica per discutere della tassa più famosa di Pignataro: la Tares (tributo comunale sui rifiuti e sui servizi).
Numerosi i cittadini, i commercianti e gli artigiani che, insieme ai ragazzi del CSOA “Tempo rosso”, si sono recati in piazza Umberto I per partecipare all’acceso dibattito sulla questione che da giorni non lascia tranquilla l’amministrazione guidata dal sindaco Raimondo Cuccaro. Tante erano anche le Forze dell’ordine presenti in paese oggi: un furgone di agenti della Polizia di Stato sostava nei pressi del palazzo municipale, mentre Carabinieri, Guardia di Finanza, vigili urbani e altri agenti di Polizia erano nella piazza centrale. Probabilmente, si temeva una nuova occupazione degli uffici comunali, ma non vi era alcuna intenzione da parte dei manifestanti che hanno discusso serenamente su come affrontare il problema.
Hanno preso la parola diversi cittadini che hanno sottolineato la necessità di essere uniti e di agire con l’unico obiettivo di rendere meno “salata” la Tares. È intervenuto anche l’esponente della Cgil, Giorgio Borrelli, che ha proposto di chiedere la sospensione della tassa per almeno dieci giorni, nei quali ragionare su come considerare la Tares per chi vive da solo e come cercare di venire incontro alle tasche dei commercianti. L’esponente del sindacato ha dichiarato, inoltre: “Chi vi parla è un cittadino che ha votato questo sindaco e che spera rinsavisca e pensi come fare”.
Si fa sempre più scottante la questione, dunque, che mette in difficoltà cittadini e amministratori. Infine è stata presa una decisione: recarsi tutti alla prossima seduta del consiglio comunale presso il polo “Imposimato”, venerdì 14 marzo, e presentare un documento che chiede di discutere della Tares. Se non sarà possibile, i manifestanti chiederanno di convocare un’assemblea civica aperta sull’argomento.
Non resta che attendere il consiglio comunale di venerdì prossimo, in cui i cittadini chiederanno di nuovo, dopo lo scorso 6 marzo, di dialogare con l’esecutivo pignatarese.
Red.