Incarico nell’ambito C9 per i servizi sociali, Ramella: L’avviso non è stato costruito su di me

Incarico nell’ambito C9 per i servizi sociali, Ramella: L’avviso non è stato costruito su di me

BELLONA – Rosamaria Ramella, dopo le polemiche dei giorni scorsi sull’incarico ai servizi sociali, risponde agli attacchi ricevuti:

E’ semplice fare populismo, insinuando dubbi, alterando i fatti, offendendo, lanciando accuse che rasentano la denuncia per diffamazione. Un malcostume molto diffuso, celato dal “bene per la collettività”, che fortunatamente non mi appartiene perché “il bene per la comunità” si costruisce con discreti piccoli gesti quotidiani che durano tutta una vita. La mia non è una risposta diretta a chi in questi giorni ha provato a screditarmi, ad umiliarmi, a mortificarmi, senza riuscirci perché quando la coscienza è pulita nessuna diceria può ferirti più di tanto. Mi rivolgo a coloro che mi hanno sempre sostenuta ed accolta, molti dei quali sono su facebook, perché meritano CHIAREZZA. Il motivo di tanta gratuita cattiveria nei miei confronti è la partecipazione all’avviso pubblico indetto dal Comune di Sparanise, capofila dell’Ambito Territoriale C9 nel quale ricade anche il Comune di Bellona, per il profilo di esperto in programmazione sociale e sociosanitaria, nell’Ufficio di Piano di Zona, organo di supporto tecnico previsto dalla norma regionale quale ufficio obbligatorio per gli Ambiti Territoriali (L.R.11/07).

Dalla valutazione per titoli e per colloquio, svolta da una commissione composta da 5 componenti tra dirigenti e funzionari comunali e presieduta dal Segretario Comunale di Sparanise, su 7 candidature sono risultata la prima in graduatoria, cosa che, del resto, mi capita spesso dati i miei 20 anni di esperienza professionale nel settore. Il profilo, i titoli ed il requisito dell’esperienza lavorativa previsti dall’avviso del Comune di Sparanise e pubblicato, come prevede la norma, su tutti i siti istituzionali dei 10 Comuni dell’Ambito Territoriale, sono dettati dalla normativa e non “condizionati”, come si vorrebbe far credere, da esigenze locali o da pastette! Il lavoro nell’Ufficio di Piano richiede competenze specialistiche, esperienza lavorativa pregressa e specifica nonché il titolo di laurea. I soldi per i componenti non vengono sottratti dai servizi sociali perché c’è un fondo riservato nel Piano di Zona. L’AVVISO NON E’ STATO COSTRUITO SU DI ME! Avverso a tale avviso e alla graduatoria non sono pervenuti ricorsi, perché non c’erano condizioni di illegittimità o di irregolarità. Per l’eventuale incompatibilità tra il mio ruolo di consigliere comunale (senza delega alle politiche sociali e sanitarie ed ovviamente senza alcuna retribuzione) con il ruolo, squisitamente tecnico, di componente dell’Ufficio di Piano, preciso che, tale eventuale incompatibilità, qualora accertata, si risolve, a norma di Legge, entro 10 gg dalla data di stipula del contratto, cosa che non è affatto avvenuta, e non in sede di partecipazione all’Avviso che, invece, è aperto a tutti …. coloro che lo cercano, che lo sanno cercare e che hanno i requisiti di idoneità alla partecipazione (non si chiama il dentista per costruire un muro di cemento!). Insomma siamo arrivati a mettere il “formaggio sotto e i maccheroni sopra”.

AD OGGI IO NON HO FIRMATO ALCUN CONTRATTO e, qualora decidessi liberamente di assumere tale incarico, sarebbe sempre a progetto, ossia a termine (come sa bene solo di lavora in questo settore), per un totale di 14.4000 euro lorde annue (comprensivo di Imposte, INPS e di spese vive tra cui uso del PC proprio, materiale di consumo, telefono, spostamenti verso Napoli e ecc. e senza garanzie e tutele – fatevi i conti!). Vi chiedo: questa è la tanto agognata “sistemazione lavorativa definitiva” alla quale aspiravo e per la quale ho avuto la capacità di “corrompere” tanta gente tra dirigenti, funzionari, segretari comunali, Sindaci e chi più ne ha più ne metta o addirittura modificare una Legge Regionale? Dopo 20 anni di onorata carriera professionale, master universitari, specializzazioni, lavoro all’estero ed incarichi presso prestigiosi Enti e una famiglia di seri ed onesti lavoratori alle spalle, mi sarei ribassata a tanto? Avrei esposto me e la mia famiglia a tutto ciò per un incarico professionale discretamente retribuito, a termine e faticoso da gestire? Se è sì, allora mi accontento di poco rispetto a chi la sistemazione lavorativa definitiva la trovata molto più facilmente, nei Consorzi, per esempio, entrando per nomina diretta da parte del politico di turno e ricoprendo, oggi, cariche in altri enti della pubblica amministrazione, senza aver superato alcuna fase di valutazione per titoli e competenza e, spesso, senza alcuna esperienza lavorativa pregressa. QUESTO NON E’ UN INCARCO AD PERSONAM!

Probabilmente la mia partecipazione è stata inopportuna e ha rotto le uva nel paniera a qualcuno, ma è assolutamente legittima, è un mio sacrosanto DIRITTO come lo è per chiunque altro, atteso il possesso dei requisiti professionali richiesti!!! Ho peccato sì: di superficialità, di ingenuità, di ambizione. Perché è vero sono molto ambiziosa! Tanto da rischiare di compromettere un prestigioso incarico con il Comune di Napoli per lavorare nel mio territorio; tanto da rischiare di essere espulsa dall’elenco dei consulenti FormezPA, struttura del Dipartimento della Funzione Pubblica Roma, con il quale collaboro dal 2002 con la qualifica di consulente senior esperto in programmazione sociale e socio-sanitaria di II livello, per ricoprire un ruolo di livello inferiore ma nel mio territorio e non in altri. Credo che nessuno nella mia posizione professionale, ormai pienamente affermata, avrebbe rischiato tanto.

Chiunque voglia altre spiegazioni sa dove trovarmi. IO non mi sottraggo alle mie responsabilità e al confronto, mentre chi lo ritiene opportuno può rivolgersi alle autorità giudiziali competenti, come farò io se lo riterrò opportuno.

Cordialmente

Il Direttivo Casa Ramella

Rosamaria Ramella

Commenta con Facebook