Conferimento dell’umido: dalla “Gesia spa” alla “Ilside srl” e ritorno, spunta sempre Francesco Passaro

Conferimento dell’umido: dalla “Gesia spa” alla “Ilside srl” e ritorno, spunta sempre Francesco Passaro

PIGNATARO M. – Si è molto discusso, soprattutto in questi ultimi giorni, della posizione del dottor Francesco Passaro, che assomma nelle sue mani cariche sia in società a capitale pubblico come la “Pignataro patrimonio srl”, di cui è liquidatore, sia in società a capitale privato quale è la “Gesia Spa” (che acquisì il ramo d’azienda della “Esogest ambiente srl”) della famiglia Sorbo, in cui è amministratore unico. Una situazione che è motivo di parecchi interrogativi, visto che il Comune di Pignataro Maggiore, unico azionista della “Pignataro patrimonio srl”, conferisce la frazione organica umida della raccolta differenziata dei rifiuti proprio all’impianto della “Gesia Spa” (senza gara d’appalto) nel territorio del Comune di Pastorano, località Torre Lupara

Il 13 luglio 2012 il sindaco di Pignataro Maggiore, Raimondo Cuccaro, che in precedenza aveva voluto il dottor Francesco Passaro sulla scottante poltrona della “Pignataro patrimonio srl”, scrisse una lettera al dirigente dell’Ufficio tecnico comunale, ingegnere Girolamo Parente, affinché effettuasse una gara d’appalto appunto per lo smaltimento della frazione organica umida, tanto più che il Comune pagava alla “Esogest ambiente srl” un prezzo maggiore di altri Comuni limitrofi. Come leggiamo nella determinazione numero 141 del 10 maggio 2013 (registro generale) dell’Ufficio tecnico del Comune di Pignataro Maggiore, le procedure di gara si conclusero con l’aggiudicazione dell’appalto alla “Ilside srl” (stabilimento in Bellona), la stessa società che aveva subìto nella notte tra il 16 e il 17 aprile 2012 un devastante incendio; tanto che noi pensavamo si trovasse ancora nella condizione di non poter operare, anche perché – immaginavamo – fosse sotto sequestro giudiziario al fine di tutelare la salute e l’ambiente e per le indagini della magistratura tendenti ad accertare le cause del rogo.  Alla gara d’appalto erano state invitate tre società: come si è detto, la “Ilside srl”; la Eco Transider Srl, con sede legale in Gricignano d’Avera; e – rieccola – la “Esogest ambiente srl” (poi Gesia Spa), che non ritenne di dover partecipare, nonostante già operasse con grande soddisfazione economica nello smaltimento della frazione organica umida su incarico del Comune di Pignataro Maggiore.

Ecco – dicemmo con gioia -, finalmente si mette fine alla imbarazzante situazione del dottor Francesco Passaro, che non dovrà più trovarsi contemporaneamente a capo della “Pignataro patrimonio srl” e della società privata della famiglia Sorbo (“Gesia Spa”, già “Esogest ambiente srl”) che smaltisce l’umido; ora la frazione organica sarà conferita non più a Pastorano (località Torre Lupara) ma all’impianto in Bellona della “Ilside srl”, quest’ultima vincitrice della severa e trasparente gara d’appalto.

La nostra soddisfazione, però, è potuta durare solo quattro mesi: dal 10 maggio 2013 – data della citata determinazione numero 141 dell’Ufficio tecnico del Comune di Pignataro Maggiore, relativa alla più volte richiamata gara d’appalto per la frazione umida – all’11 settembre 2013, quando la “Ilside srl” provvedeva a nominare un nuovo amministratore unico (che doveva restare in carica fino all’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2013). Sapete, cari lettori di “Pignataro Maggiore News”, chi venne nominato amministratore unico della “Ilside srl”? Avete indovinato: proprio l’onnipresente dottor Francesco Passaro. E sapete, cari lettori, dove la “Ilside srl” risulta aver trasferito all’epoca la sua sede legale? Avete indovinato: a Pastorano, località Torre Lupara, cioè lo stesso indirizzo dello stabilimento della “Gesia Spa” della famiglia Sorbo, quartier generale di Passaro. Sono davvero tutte da decifrare le grandi manovre del grande affare dei rifiuti gestite dal dottor Francesco Passaro.

Pubblichiamo in coda a questo articolo tre documenti: la visura storica della “Ilside srl”, che dal 20 novembre2013 hanuovamente trasferito la sua sede legale, stavolta a Napoli; la visura storica della sede di Bellona della stessa “Ilside srl”; la visura delle varie cariche societarie ricoperte dal dottor Francesco Passaro, in modo che i nostri pochi ma affezionati lettori possano farsi un’idea della portata della missione speciale dello stesso Passaro.

Adesso ci avviamo alla conclusione, che contiene un’ulteriore, inquietante sorpresa. L’11 novembre 2013 (mentre Passaro è contemporaneamente a capo della “Pignataro patrimonio srl”, della “Gesia Spa” e della “Ilside srl”) il dirigente dell’Ufficio tecnico del Comune di Pignataro Maggiore adotta la determinazione numero 463 del registro generale, oggetto: “Liquidazione Gesia Spa per il servizio di recupero e trattamento della frazione organica mese di luglio”. Ma come, l’appalto non era stato affidato per sei mesi alla “Ilside srl”, come da determinazione numero 141 del 10 maggio 2013, nella quale era stato anche sancito un impegno di spesa di 59.000 Euro? Che c’entra ancora la “Gesia Spa” (già “Esogest ambiente srl”)? Si è trattato di una semplice svista? Macché. Contrordine, si legge nella suddetta determinazione numero 463, “l’impegno in favore della Ilside srl non sarà mai utilizzato per il servizio in oggetto a causa del sequestro dell’impianto”. Proprio così, per il sequestro dell’impianto. Avevamo quindi ragione noi, quando avevamo immaginato che la “Ilside srl” fosse sotto sequestro a seguito dell’incendio? A questo punto è lecito chiedersi: il capo dell’Ufficio tecnico del Comune di Pignataro Maggiore quando ha saputo del sequestro dell’impianto della “Ilside srl”? Prima o dopo gli inviti formulati per la gara d’appalto? Intanto – si legge sempre nella determinazione numero 463 – è “necessario protrarre l’affidamento alla Gesia Spa con sede a Pastorano fino all’espletamento di una nuova gara”. Tutto torna come prima, a volo d’uccello. Anzi, a volo di Passaro.

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Rassegna stampa

articolo di Rosa Parchi

da pignataronews.myblog.it

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