PIGNATARO M. – La sezione del Partito Democratico pignatarese parte alla carica sull’arresto (il secondo in un anno) dell’ex parlamentare Nicola Cosentino e attacca Alleanza Nazionale:
L’uomo politico più potente in Campania, ex sottosegretario al Ministero dell’Economia ed ex parlamentare del PDL, accreditato per un milione di voti (il 16% dei voti di Berlusconi), in carcere con i suoi fratelli per vicende criminose con l’aggravante del metodo mafioso grazie all’amicizia con il clan dei Casalesi.
Fra gli indagati eccellenti anche un rappresentante dello Stato nei suoi vertici più alti: l’ex Prefetto di Caserta nonché ex deputato PDL, Maria Elena Stasi.
Il Paese non deve mai più affidarsi a personaggi squallidi che in nome del bene popolare perpetrano il male, assicurando nei fatti, invece, il male al popolo e tutto il bene a loro.
Da che parte stanno i politici della destra pignatarese (ex AN) che vedono crollare uno ad uno, come birilli, i loro vessilli nazionali e locali?
- Silvio Berlusconi: condannato in via definitiva per evasione fiscale.
- Gianni Alemanno: nei guai giudiziari per finanziamento illecito ai partiti.
- Mario Landolfi di Mondragone: processato per corruzione.
- Nicola Cosentino, il ras di Casal di Principe: in carcere con la sua famiglia e con esponenti della camorra per estorsione e truffa.
Giorgio Magliocca, ex esponente di spicco di AN ed ex Sindaco di Pignataro Maggiore, individuato da Alemanno come consulente al Comune di Roma e retribuito con circa 90.000 euro annui, cosa risponde? Ancora oggi si definisce amico ed esprime piena solidarietà a chi ha fatto affari con la camorra?
Purtroppo non basta qualche blando mea culpa postato sui social network, non bastano alla destra locale i tentativi di aggrapparsi alle comprensibili proteste dei cittadini esasperati dalla crisi economica.
Servono delle spiegazioni perché le responsabilità di chi ha governato per anni l’Italia e anche Pignataro sono pesanti e sotto gli occhi di tutti. Si giustifichi di fronte ai cittadini quella parte politica che ha sempre sostenuto e osannato i potenti che, si è poi scoperto, hanno portato il Paese allo sfascio con mezzi illeciti.
Giorgio Magliocca e gli altri esponenti del “fu” PDL locale conoscono la filosofia dei Cosentino, condensata nelle poche parole raccolte dagli inquirenti: “[…] chi ha più forza quello spara. Dove ci vuole la politica c’è Nicola, dove ci vogliono i soldi ci sto io. Dove ci vuole la forza, c’è pure la forza[…]”, ovvero ‘la camorra dei casalesi’?
E’ un caso che la maggior parte degli assunti dall’Amministrazione Magliocca nella Pignataro Patrimonio (che costa 1,6 milioni di euro l’anno ed è causa del disastro della TARES), provengano da aree sottoposte all’influenza politica dei due ex parlamentari casertani del PDL?
Come possono i politici del centrodestra pignatarese, parlando a nome di cittadini onesti, chiedere le dimissioni di un Sindaco che con ogni mezzo sta cercando di riportare alla normalità un paese lasciato in stato di totale dissesto finanziario e sociale?
Che questi politici, ed alcuni giornalisti che negli anni hanno contribuito ad infangare il nostro paese e la sinistra pignatarese, facciano seria autocritica.
C’è bisogno di aria nuova nel paese, c’è bisogno di giustizia sociale e di legalità, c’è bisogno di consolidare le regole di una vera democrazia e difendere il mandato dell’Amministrazione Cuccaro: vero spartiacque per questa comunità rispetto ad un’epoca di malagestione e malaffare.
05/04/2014 Circolo del Partito Democratico di Pignataro Maggiore