PARMA – Il Napoli perde al Tardini e dice “addio” alle residue speranze di raggiungere il secondo posto. I punti di distacco dalla Roma sono diventati 12 quando mancano 6 giornate al termine del campionato. Un’enormità che sarà difficile riuscire a colmare da qui alla fine, considerando anche lo svantaggio con i giallorossi negli scontri diretti. Il Parma, dal canto suo, festeggia una vittoria importantissima per la rincorsa all’Europa League in cui è impegnato. Deludono gli azzurri spenti e mai in partita. Una delusione amplificata soprattutto se si pensa alla buona prestazione offerta domenica scorsa contro la Juve. La partita di ieri non fa altro che confermare quanto già accaduto spesso nel corso della stagione e a cui contribuiscono, a vario modo, i diversi difetti della squadra di cui spesso abbiamo parlato. Il limite più grande dei partenopei fino ad ora è l’incapacità di essere sempre determinati, anzi “cattivi” (in senso sportivo), come solo le grandi squadre sanno fare. Sprazzi di questa “abilità” se ne sono visti, speriamo divengano la norma a partire dall’anno prossimo.
Benitez manda in campo Reina, Henrique, Fernandez, Albiol, Ghoulam, Inler, Jorginho, Callejon, Hamsik, Insigne, Higuain. L’ex Donadoni deve fare a meno di Cassano (infortunato) e Amauri (squalificato) e opta per il tridente Palladino, Schelotto, Biabiany, con Paletta a dirigere la difesa e Parolo a dettare i tempi a centrocampo. Il primo pericolo del match si materializza all’6 minuto. Biabiany prova dal limite dell’area ad impensierire Reina ma con scarsi risultati. Al 10′ gli ospiti usufruiscono di una punizione da buona posizione. Insigne crossa in area e Fernandez batte di testa Mirante. Il goal è però annullato per il fuorigioco del difensore argentino. La gara non è un granchè perchè entrambe le squadre si annullano. Si accende nella parte centrale del primo tempo quando, nel giro di pochi minuti, assistiamo ad un tentativo di Higuain, un’ammonizione a Cassani, reo di aver colpito Fernandez con una gomitata e un pericoloso contropiede dei padroni di casa che il difensore argentino riesce a sventare. La prima frazione di gioco si chiude quindi sul risultato di 0 a 0.
La ripresa si apre con gli emiliani più aggressivi. Al 52′ Biabiany crossa per Schelotto ma Reina è bravo ad anticipare l’esterno italo-argentino. Tre minuti dopo arriva il goal del Parma. Bella azione imbastita da Paletta e Cassani che libera Parolo al tiro. Conclusione potente sulla quale Reina non può fare nulla. Il Napoli prova a reagire prima con Hamsik (58′) e poi con Higuain (67′) ma senza fortuna. Nel mezzo (63′) si segnala una pericolosa incursione di Schelotto che l’esterno spreca una volta arrivato in area. Al 68′ Mertens e Zapata prendono il posto di Callejon e Higuain. I due subentrati riescono a vivacizzare un po’ le trame offensive dei partenopei. Al 76′ Zapata cade in area a contatto con Mirante ma l’arbitro, il signor Bergonzi, decide per la simulazione. Qualche dubbio sulla decisione c’è. L’occasionissima arriva tuttavia all’82’ quando, su cross di Mertens, Insigne calcia male e spreca. Due minuti dopo ci prova Zapata di testa ma senza fortuna. Dopo 4 minuti di recupero, l’arbitro decreta la fine dalla gara. Si ritorna in campo domenica alle 15, avversario sarà la Lazio, anche lei a caccia di punti per approdare in Europa. Al crepuscolo della stagione, quando ormai tutto è definito o quasi (manca ancora la finale di Coppa Italia), la speranza è che la squadra non si lasci andare guastando la salute mentale dei suoi tifosi. Altre 6 partite come quelle di ieri, da qui a maggio, non le riuscirei a sopportare.
Vincenzo Cocozza.