CALVI R. – Si è conclusa con un nulla di fatto la prima riunione della conferenza dei servizi che dovrà esprimersi sul progetto presentato dalla Iavazzi Ambiente scarl che prevede la costruzione di una centrale a biomasse nell’area ex Pozzi, sul territorio di Calvi Risorta. Questa mattina (6 maggio) presso gli uffici della Regione erano pochi gli enti che hanno risposto all’invito del Responsabile unico del procedimento. Oltre alla società interessata, c’erano i rappresentanti del Genio Civile e del Comune di Calvi Risorta (con il sindaco Antonio Caparco e l’assessore alle Attività Produttive, Pietro Martino), mentre la Soprintendenza per i beni archeologici e il Dipartimento salute e risorse naturali della Regione Campania hanno inviato una nota nella quale si dichiarerebbero incompetenti.
Nel corso della riunione, invece, i rappresentanti del Comune hanno presentato delle prescrizioni. Tra gli enti presenti, anche se non invitati, c’erano anche i rappresentanti del Comune di Pignataro Maggiore che hanno chiesto di poter esprimere il proprio voto in conferenza dei servizi come parte interessata. In attesa del responso dell’Avvocatura dello Stato, i responsabili di Palazzo Scorpio hanno consegnato copia di tre denunce presentate alla Procura della Repubblica e della documentazione che attesterebbe la pericolosità dell’impianto che si vorrebbe costruire nella zona Demanio di Calvi.
L’incontro è stato sospeso perché tra la documentazione presentata dalla Iavazzi manca il documento di Valutazione Impatto Ambientale. Così il Rup si è riservato di aggiornare la conferenza dei servizi a data da decidere.
Intanto, intorno alle 18 di questo pomeriggio, il “Comitato per l’Agro caleno: No Centrale a Biomasse” ha organizzato un presidio davanti al Comune di Calvi Risorta per mostrare la contrarietà delle comunità locali all’impianto a biomasse.
Red.