CAMIGLIANO – Nei mesi scorsi i cittadini della provincia di Caserta si sono visti recapitare un bollettino per le spese di controllo degli impianti termici e hanno dovuto, di fatto, finanziare i controlli dei tecnici per stabilire l’entità dell’ennesima tassa (in alcuni casi, anche dell’ennesima multa). Sulle modalità grazie alle quali sono stati effettuati tali accertamenti, il sindaco di Camigliano, Vincenzo Cenname, nei giorni scorsi avrebbe inoltrato al Presidente della Provincia di Caserta, alla Compagnia dei Carabinieri di Capua e alla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, una denuncia che di seguito vi riportiamo integralmente:
OGGETTO: Servizio di censimento, verifica e accertamento dello stato di esercizio e manutenzione degli impianti termici. Denuncia modalità di esecuzione.
Premesso che la SEA ITAMBIENTE, società incaricata dalla Provincia di Caserta, ha provveduto ad inviare a tutti i cittadini del comune di Camigliano un invito al pagamento spese per il controllo caldaie biennio 2009-2010” (ALLEGATO 1) della somma di € 61,00, di cui al bollettino allegato al medesimo, intestato a TERRA DI LAVORO S.P.A.
Considerato che l’ambiguità di tale invito, ha indotto la scrivente Amministrazione a richiedere l’annullamento delle richieste di pagamento di controllo di caldaie biennio 2009 – 2010 (ALLEGATO 2);
Accertato inoltre che le richieste di pagamento sono difformi da quanto previsto all’allegato A del D.P.R. 74/2013, il quale prevede che il controllo degli impianti di potenza termica inferiore ai 100 Kw ed alimentati a gas, metano o a GPL, vada effettuato ogni quattro anni e non ogni due.
Riscontrato che non sono previste ispezioni per impianti termici inferiore ai 10 Kw (art. 9 comma 2 DPR 74/2013);
Sentite inoltre le testimonianze di tanti cittadini ai quali è stato richiesto, dai tecnici della SEA, di firmare un modello prestampato, compilato direttamente dagli stessi tecnici, spesso con dati difformi da quelli indicati dal cittadino (quale ad esempio la data di messa in esercizio dell’impianto) o destinati a soggetti che, negli anni cui si riferiva l’accertamento, non erano in possesso di impianti termici o addirittura comminando sanzioni a cittadini sprovvisti di impianto ma assenti al momento del passaggio dei tecnici stessi.
Ritenuto pertanto evidente che le ispezioni avviate mediante invito al pagamento per il biennio 2009-2010, sono al limite della truffa.
Considerato, inoltre, che queste modalità di procedere infrangono lo spirito della normativa che mira al contenimento energetico ed al rispetto ambientale, non certo a che si tragga profitto a discapito dei cittadini.
SI INVITA
la Provincia di Caserta, nella persona del Presidente, a porre fine a questi raggiri messi in atto dalla SEA che, sfruttando la buona fede dei cittadini, sta perpetrando immotivate irregolarità al solo motivo di trarre profitto.
SI DENUNCIA
alle Autorità Giudiziarie in indirizzo, la modalità di controllo poste in essere dalla SEA.