PIGNATARO M. –Pubblichiamo di seguito l’invito al voto della sezione locale di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale.
La campagna elettorale per il rinnovo del Parlamento Europeo, per l’Italia e gli Italiani ha un significato importantissimo. Quello di domenica prossima, infatti, dovrà essere un voto per riaffermare la sovranità nazionale e popolare sulle scelte politiche che ricadono sulla vita degli Italiani.
L’Italia, purtroppo, negli ultimi anni è sempre più succube dell’Europa ma soprattutto dell’agenda politica-economica dettata a tutti gli Stati membri dal duo tedesco Merkel-Schulz.
Oggi è tempo di alzare la testa in Europa e dire chiaramente che l’Italia non è più disposta a subire la disastrosa politica dell’unione europea, a cominciare dalla mostruosità in cui si è trasformato l’Euro. Non possono farlo quei partiti, come Forza Italia e Nuovo Centro Destra, che nel parlamento europeo siedono nel PPE di Angela Merkel, e non può certo farlo la sinistra che candida a presidente della Commissione un altro tedesco nemico dell’Italia come Martin Schulz.
La voce che deve essere portata in Europa, quella che manca, è la voce del partito della Nazione, capace di difendere l’interesse dell’Italia e la nostra sovranità nazionale e monetaria. Quel partito è Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale, l’ultimo baluardo della tradizione della destra italiana.
Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale, già prima della fine della legislatura parlamentare europea, ha formalizzato la sua uscita dal Partito Popolare Europeo e nel prossimo parlamento europeo vorrebbe trovare, così come afferma la nostra leader nazionale Giorgia Meloni, una maggioranza con gli altri partiti euro-critici per far approvare una risoluzione per lo scioglimento concordato di tutta la zona euro per controllare un fenomeno, che potrebbe avvenire lo stesso, ma che se avvenisse senza controllo devasterebbe ulteriormente chi già sta in difficoltà. Una maggioranza che possa proporre, inoltre, la revisione del Trattato di Lisbona e del Fiscal Compact.
Proponiamo, di seguito, dieci punti che rappresentano, in sintesi, il programma proposto agli elettori da Fratelli d’’Italia – Alleanza Nazionale in questa campagna elettorale.
- 1. Scioglimento concordato dell’Eurozona
Noi crediamo nell’Europa, ma proprio per salvarla riteniamo necessario rompere il tabù della moneta unica. Nelle attuali condizioni cancellare l’Eurozona è la condizione preliminare per portare l’Europa fuori dalla recessione e l’Italia fuori dalla crisi. L’uscita concordata dall’Euro con le altre nazioni in sofferenza consentirebbe all’Italia di recuperare considerevoli risorse per sostenere investimenti, crescita e occupazione.
- 2. Sospensione della partecipazione al Fiscal Compact
Riteniamo che l’Italia debba sospendere unilateralmente la propria partecipazione al Trattato di Bilancio, il Fiscal Compact, che in nome delle politiche di rigore imposta dalla Germania, dal 2015 ci obbligherà a manovre “lacrime e sangue” di circa 50 miliardi l’anno per 20 anni, mettendo in ginocchio la nostra economia e impoverendo ulteriormente le famiglie. Infine proponiamo una drastica riduzione degli effetti sull’Italia del Patto europeo di Stabilità e Crescita.
- 3. Più orgoglio italiano in Europa e meno burocrazia
Intendiamo batterci per semplificare la legislazione europea e combattere l’eccesso di burocrazia, per alleggerire gli oneri che gravano sulle imprese. Nel rispetto del principio di sussidiarietà, l’UE deve attenersi a legiferare solo dove necessario senza ingerenze nelle politiche nazionali. Vogliamo lottare contro gli sprechi, ribadendo la nostra contrarietà alla doppia sede del Parlamento Europeo (Bruxelles-Strasburgo) e la necessità di procedere alla chiusura di enti inutili.
- 4. Cooperazione europea pe contrastare l’immigrazione selvaggia
L’Italia è sottoposta ad un flusso costante di migliaia di profughi in fuga dalla fame e dalla guerra ma l’Unione europea si è rifiutata di organizzare un programma comune per contenere gli sbarchi e garantire solidarietà a chi ne ha diritto. Chiediamo la piena applicazione della direttiva che prevede l’espulsione degli immigrati comunitari che entro tre mesi dal loro arrivo in uno Stato membro non dimostrino di avere un regolare contratto di lavoro e di essere autosufficienti.
- 5. Tutela del Made in Italy e reciprocità negli accordi commerciali
Le aziende nell’Unione devono seguire norme fin troppo severe in materia di tutela sindacale, ambientale e sanitaria. I Paesi extra-UE non applicano le nostre stesse regole e hanno costi molti inferiori. Per evitare la concorrenza sleale dei Paesi emergenti è necessaria un’imposta di solidarietà sulle merci importare da queste zone. E’ doveroso tutelare il Made in Italy dalle contraffazioni che penalizzano le nostre produzioni.
- 6. Applicazione della direttiva sul ritardo dei pagamenti della PA
Chiediamo al governo italiano di adempiere agli obblighi previsti sul ritardo dei pagamenti della pubblica amministrazione, saldando al più presto i debiti con le imprese. Il mancato rispetto della direttiva che fissa trenta giorni la scadenza per il pagamento rappresenta una piaga per il nostro sistema economico, specialmente per le Piccole e Medie Imprese, che devono onorare gli impegni coi fornitori e con il fisco, ma rischino il fallimento perchè non hanno liquidità.
- 7. Difesa delle radici cristiane e dei valori negoziabili
Vediamo l’Europa come una comunità di valori prima che come un’area economica, per questo rivendichiamo le sue radici cristiane ingiustamente rimosse dalla sua costituzione. Vogliamo un’Europa che promuova la propria identità e difenda il diritto alla vita e la sacralità della famiglia. Pur rispettando tutti gli orientamenti, ci opponiamo al tentativo delle sinistra di demolire il concetto di famiglia tradizionale, giungendo a sostituire “mamma” e “papà” con “genitore 1” e “genitore 2”.
- 8. Pieno utilizzo dei fondi europei
Chiediamo l’istituzione di un centro nazionale di programmazione e progettazione di reti piccole e medie imprese, associazioni, comuni e università. L’inizio di una fase nuova che veda l’Italia protagonista. Abbiamo bisogno di fondi europei per fronteggiare il dissesto idrogeologico, prevenire disastri causati dagli eventi sismici, restaurare e valorizzare i beni culturali, combattere l’erosione delle coste, sostenere le attività produttive che caratterizzano l’economia italiana.
- 9. No alla direttiva Bolkestein per piccole e medie imprese
Ci impegniamo a ottenere l’esclusione del commercio su aree pubbliche, delle concessioni degli stabilimenti balneari e di tutti i settori in cui è in gioco il nostro tessuto produttivo della Direttiva Bolkestein, atto di eccessiva deregolamentazione del mercato che annulla il valore degli investimenti pluridecennali delle piccole e medie imprese e crea incertezza per il futuro, colpendo anche il lavoro dipendente da esse prodotto.
- 10. Difesa dell’Agricoltura Italiana e delle sostenibilità.
CI battiamo per mettere in campo politiche di salvaguardia volte a freanre le ingerenze dei cartelli multinazionali sull’agricoltura italiana e a contrastare le direttive europee non corrispondenti alle esigenze nazionali. La nostra agricoltura e il patrimonio agroalimentare che ne deriva, sono uno dei principali asset della nazione. Il nostro modello possiede una doppia virtù: non è delocalizzabile ed è fatto di “sostenibilità” e crescita.
Perché votare Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale alle Europee del 25 maggio?
Perché siamo l’unico partito davvero alternativo al centrosinistra, tutti gli altri, compresi Berlusconi e Alfano, sono alleati di Renzi e compagni.
Il 25 maggio vota italiano. Riaccendi la FIAMMA e illuminiamo l’Europa.
Vota Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale e scrivi Alemanno – Meloni