PIGNATARO M. – Il trio forzista composto dagli ex assessori Borrelli, Magliocca e Scialdone propongono le loro riflessioni sui dati locali delle elezioni europee del 25 maggio:
Passate le elezioni ci si consenta alcune riflessioni, lontano dalle delusioni, dai livori di chi si era illuso di padroneggiare il risultato elettorale insieme ai tanti giannizzeri, continuando ancora ad affogare nelle offese e miserevole saccenteria. Le elezioni per il rinnovo del Parlamento Europeo hanno spiegato qualcosa del panorama politico italiano, sia a livello nazionale che locale. Innanzitutto va detto che le idee comuniste, talebane ed estremiste non pagano, infatti ha vinto RENZI un non comunista alla guida del Pd e non l’urlatore Grillo. Il centrodestra nel complesso non arretra ma paga lo scotto delle tante divisioni in partitelli ad una cifra, insofferenti alla leaderschip di Berlusconi e che con il tradimento hanno sperato ritagliarsi un piccolo orticello di potere. E diciamo, anche per aver imbarcato nel PDL troppi affaristi, finiti poi nelle maglie della Magistratura, che anche se qualche volta è apparsa politicizzata BENE ha fatto a toglierci tanti mascalzoni di torno che con la politica si sono arricchiti. Di casi giudiziari clamorosi ne sono piene le cronache nazionali e locali. Un dato, però, resta certo; il centrodestra, per quanto detto e la disaffezione alla politica nel complesso se unito rimane una consistente forza politica del 33%. Le idee sono valide perché liberali; difatti Il tipo di governo ipotizzato, lo Stato Sociale, la tutela della prima casa, l’abbassamento delle tasse ai cittadini e agli imprenditori e la salvaguardia del potere d’acquisto delle pensioni sono concetti del centrodestra, soprattutto di FORZA ITALIA, sempre al centro del dibattito politico.
Pignataro riflette in pieno il dato nazionale, anche se occorre dire che per i personaggi politici scesi in campo il risultato politico per il PD rispetto al dato nazionale è stato misero. E’stato penalizzato dalla protesta cittadina nei confronti dell’amministrazione a guida Pd, per il diniego all’insediamento di un opificio industriale e dallo stratosferico aumento della TARES, oltre che dalla presenza di qualche supporter già storico militante della sinistra ex pci che sponsorizzava altra lista di sinistra e non il pd.. I grillini, finalmente fattisi vivi per qualche improvvisato referente, sono andati troppo sotto le aspettative e molto sotto rispetto al dato delle politiche scorse. Una campagna elettorale quest’ultima sobria, senza ostentazioni di simboli e patacche al collo o al petto per “quasi” tutti i referenti dei vari partiti politici.Diverso, invece, è stato il confronto nel centrodestra che tra parentesi gode ancora della maggioranza assoluta dei cittadini di Pignataro Maggiore. Un confronto che per gli eredi naturali del PDL ( FORZA ITALIA) si è sviluppato in salutari passeggiate per il paese fornendo argomenti contro l’amministrazione, simboli e preferenze, con grande disinteresse senza promesse ne pretese, con garbo e rispetto per gli elettori cui ringraziamo con cuore nella speranza di saperli ripagare in impegno per Pignataro.
Per i FRATELLI tricolori queste elezioni sono diventate una questione di vita, di morte o di resurrezione, con la pretesa di disintegrare gli avversari non quelli di sinistra o i grillini, ma quella componente di Forza Italia che aveva osato staccarsi dal sultano e i suoi giannizzeri. Sono entrati in guerra con le armi del vittimismo, con il dispregio delle regole tappezzando il paese di manifesti del trombato ex sindaco di Roma; dispiegando un assedio ai seggi elettorali con tutti i familiari dei “BACIATI” dai concorsi, e con i nominati nelle lobby della monnezza.. Hanno trasformato una competizione Europea in comunale, con l’obiettivo di raggiungere 1000 voti e disintegrare Forza Italia.
Il risultato 639 voti per un partito che non raggiunge il 4% a livello nazionale.
Si può anche esultare dicendo corbellerie, per il “successone” di essere primo partito. La realtà poi è che Forza Italia a tre mesi dalla sua nascita ha conquistato la sua visibilità e legittimato la propria presenza politica per futuri e nuovi orizzonti. Può aiutare Pignataro con i suoi referenti eletti in Europa PATRICIELLO E MARTUSCIELLO.
Gli altri, che hanno goduto molto della luce riflessa delle vecchie glorie, perdono smalto e santi in paradiso diventando sempre di più fantasmi del passato.
Franco Scialdone Giovanni Magliocca Baldo Borrelli